La vittima – ancora minorenne – è stata trasferita in una struttura protetta. Fortunatamente l’aggressione non ha causato danni al feto. La ragazza è stata dimessa dall’ospedale con una prognosi di 21 giorni.
Il compagno, di origini marocchine, è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e tentativo di procurato aborto. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, è stato posto ai domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida del giudice per le indagini preliminari.
Aggressione choc a Catanzaro: 20enne picchia la compagna incinta
Non era d’accordo a portare avanti la gravidanza, così ha tentato di far abortire la sua compagna, colpendola con calci e pugni. È per questo che un ragazzo di 20 anni di origine marocchina, ma residente a Catanzaro, questa mattina è stato arrestato. Il giovane avrebbe colpito la compagna incinta – al culmine di una lite – costringendola a ricorrere alle cure ospedaliere. La ragazza, ancora minorenne, è stata dimessa con una prognosi di 21 giorni ed è stata poi trasferita in un centro protetto.
Lì, ascoltata dai carabinieri, ha confermato quanto riferito ai medici e ha sporto formale denuncia contro il giovane.
L’arresto
Per il compagno sono scattati gli arresti domiciliari, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e procurato aborto. Fortunatamente il feto non ha riportato danni. Stando a quanto riferisce Tgcom24, il 20enne – già noto alle forze dell’ordine – non ha un lavoro stabile. I due giovani stanno insieme da alcuni mesi, ma non vivono sotto lo stesso tetto. L’indagato, che avrebbe tentato di far abortire la compagna, l’ha poi aggredita con numerosi calci e pugni, anche sulla pancia.
L’aggressione ai danni della vittima, che avrebbe soltanto 16 anni, risale allo scorso 16 maggio.
Notizia in aggiornamento.