Piccole donne, di cui vi offriamo brevemente il riassunto e qualche frase tra le più belle, è il libro (autobiografico) di Louisa May Alcott considerato, ancora oggi, uno dei classici intramontabili della letteratura per l’infanzia. Il romanzo ha avuto, nel corso degli anni, diverse trasposizioni cinematografiche, quella più recente (che risale al ’94) è la versione diretta dall’australiana Gillian Armstrong, con un cast femminile d’eccezione, da Susan Sarandon nel ruolo di mamma March a Winona Ryder in quello di Jo.
Scritto nel 1868 Piccole donne, il capolavoro di Louisa May Alcott è un libro più che mai attuale, nonostante sia stato scritto oltre un secolo fa. La storia, arcinota, è quella delle quattro sorelle March che, sullo sfondo della guerra di secessione, si confrontano sui problemi che affliggono la società del tempo e su temi esistenziali come l’amore, la crescita e le aspirazioni personali. Quello descritto dalla Alcott è un mondo in gran parte femminile – il capofamiglia è andato in guerra – che racconta, attraverso l’esperienza delle protagoniste, in che modo, lavorando sodo, si riesca a raggiungere i propri obiettivi. Nonostante le ristrettezze economiche, infatti, ognuna di loro tenta di coltivare le proprie passioni (Jo la scrittura, Beth la musica), spronate dalla madre e godendo dell’assenza degli uomini – era un’epoca tutt’altro che progressista e le donne, com’è noto, soffrivano del fatto che il mondo fosse essenzialmente ‘un posto da uomini‘.
Piccole donne, di Louisa May Alcott: riassunto
Come dicevamo, la trama del libro Piccole donne ruota attorno a quattro ragazze, le sorelle March, che vivono con la madre mentre il padre è partito per il fronte. Meg, Jo, Beth e Amy sono molto legate tra loro e grazie all’affetto profondo che le unisce riescono a superare gli ostacoli che, tra guerra e ristrettezze economiche, la vita mette loro ogni giorno di fronte. La loro storia, che rispecchia quella della stessa famiglia Alcott, è fatta di amicizia, di spensieratezza e di grande solidarietà familiare, anche di fronte ad eventi drammatici come la malattia di Beth e quella del padre, che costringe la madre a partire lasciando le ragazze da sole. Le giovani però non si perdono d’animo e grazie all’aiuto dei vicini di casa, il vecchio signor Lawrence e il nipote sedicenne Laurie (che diventerà grande amico di Jo), riescono a superare quei momenti difficili dimostrando tenacia e grande responsabilità.
Piccole donne, dal libro ai film
Il capolavoro di Louisa May Alcott ha ispirato, nel corso degli anni, diversi film, cartoni animati e trasposizioni televisive. Già nel 1918, infatti, il cinema si interessò al romanzo della scrittrice americana producendo un film muto, Little Women, per la regia di Harley Knoles, mentre risale al ’33, con la regia dello statunitense George Cukor, la prima versione sonora del film ispirata al romanzo, con una splendida Katharine Hepburn nel ruolo di Jo March.
Tuttavia è la versione cinematografica del 1949 di Piccole donne – per la regia di Mervyn LeRoy – quella che, insieme al film del ’94, si ricorda con più facilità: le protagoniste (nella foto in apertura) erano Elisabeth Taylor, nel ruolo di Amy, Janet Leigh in quello di Meg e June Allyson nel ruolo di Jo. Quello del ’94, invece, è il terzo film (sonoro) ispirato al libro della Alcott, diretto da Gillian Armstrong e con Winona Ryder nel ruolo di protagonista. Il film è tratto sia dal libro Piccole donne che dal sequel Piccole donne crescono e sembra aver dato (nonostante le differenze coi romanzi) un certo risalto alla biografia dell’autrice – molto probabilmente per far sì che la storia fosse il più verosimile possibile.
Piccole donne, le frasi più famose
Concludiamo il nostro breve excursus su uno classici della letteratura per l’infanzia, con una serie di frasi, tra le più famose, tratte da Piccole donne, il capolavoro sempre attuale di Louisa May Alcott.
‘L’affetto bandisce il timore e la gratitudine può debellare l’orgoglio.’
‘Gli uomini devono lavorare e le donne si sposano per denaro. È un mondo orribilmente ingiusto.’
‘Vorrei non averla affatto la coscienza: è troppo scomoda. Se non mi preoccupassi sempre di agire rettamente e non mi sentissi a disagio quando sbaglio, andrei avanti magnificamente.’
‘Non desidero essere cattiva, ma voglio essere felice.’
‘Jo, c’è molto di più dentro di te, se troverai il coraggio di scriverlo!’ (dal film Piccole donne, 1994)
‘A notte fonda la mia mente si animava di storie e di amici a me tanto cari quanto quelli reali. Io mi abbandonavo a loro anima e corpo in attesa di mutamento.’ (dal film Piccole donne, 1994)
‘La prima regola dello scrittore è non scrivere mai ciò che sa.’ (dal film Piccole donne, 1994)
‘A New York voglio fare solo incontri letterari e lasciare quelli amorosi relegati ai personaggi delle mie storie.’ (Jo, dal film Piccole donne, 1994)
‘Il Signor Davis dice che dare istruzione ad una donna è utile quanto dare istruzione ad una gatta…’ (Amy, dal film Piccole donne, 1994)
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