Piede d’atleta: quali rimedi naturali e quale terapia utilizzare? Con questa definizione si intende la tigna del piede, una malattia infettiva che è provocata dai funghi dermatofiti. La patologia viene chiamata in questo modo, perché di solito colpisce in maniera più frequente tutti coloro che, come gli atleti, frequentano luoghi pubblici affollati, con una temperatura calda e umida, che consente ai funghi di prolificare. Scopriamo insieme i rimedi.
I rimedi naturali
Fra i rimedi naturali per il piede d’atleta, è indicato l’aglio fresco, dalle molte proprietà benefiche, che deve essere schiacciato e messo fra le dita. E’ possibile aggiungere l’aglio anche ai cibi che di solito si consumano. Dovrebbe essere utile contro l’infezione anche l’olio di oliva ozonizzato: si dovrebbe applicare sui piedi puliti e asciutti e servirebbe anche per prevenire l’insorgenza dei funghi per la seconda volta. La fitoterapia consiglia anche il sesamo e l’olio vergine di cocco, che hanno proprietà antifungine.
Si può provare pure con l’argento colloidale: va spruzzato e applicato sui piedi, si deve lasciare asciugare completamente, magari permettendo che agisca per tutta la notte. Si possono fare dei pediluvi a base di sostanze naturali. Per esempio potrebbe risultare efficace l’olio di albero di tè, di cui bisogna utilizzare 40 gocce da mescolare all’acqua tiepida. Bisogna immergere i piedi per 10 minuti e poi, dopo averli asciugati completamente, occorre eseguire dei massaggi con alcune gocce di olio sulla zona infetta. I pediluvi si possono fare anche ricorrendo ad un composto di tè con 100 grammi di foglie d’origano.
La terapia
La terapia per il piede d’atleta non può prescindere da un’igiene corretta e dall’uso di calzature adatte. Contro le manifestazioni della tigna, nelle scarpe si possono applicare delle sostanze antisettiche. L’applicazione topica degli antimicotici può servire a contrastare le infezioni più superficiali. Questi farmaci sono di solito quelli che appartengono alla classe degli imidazoli. Si tratta di creme e unguenti ad azione antifungina. Questi antimicotici possono essere associati ad un farmaco steroideo, come l’idrocortisone, soprattutto in caso di infiammazione.
A volte è necessario assumere degli antimicotici per via orale, quando la terapia localizzata non risulta efficace. Questi medicinali, come l’itraconazolo, la griseofulvina e la terbinafina, sono capaci di agire nel giro di 2 o 3 giorni. I benefici si riscontrano a breve tempo, ma è opportuno terminare tutto il ciclo terapeutico, per evitare che si verifichino delle recidive.