Piera Maggio chiede di incontrare Giorgia Meloni: “Vorrei parlarle da mamma a mamma”.
L’appello della madre di Denise Pipitone è stato rilanciato anche sui social, dopo una prima richiesta di contatto attraverso i canali istituzionali.
Piera Maggio continua a chiedere massima attenzione sul caso della figlia Denise Pipitone, scomparsa a Mazara del Vallo (Trapani) il 1° settembre 2004 all’età di 4 anni.
La sua battaglia continua da anni e attraversa i continenti, tra piste e segnalazioni purtroppo sfumate nel tempo.
Ora la famiglia di Denise Pipitone vorrebbe avere un colloquio con il presidente del Consiglio Meloni perché si continui ad indagare sul caso, e Piera Maggio spera in una risposta nel più breve tempo possibile.
“Voglio parlarle da mamma a mamma“, ha scritto in un toccante post su Facebook poche ore fa, sottolineando di aver chiesto “sia telefonicamente e poi per mezzo di una mail” un incontro con Giorgia Meloni.
Denise Pipitone è scomparsa misteriosamente a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, mentre si trovava fuori dall’abitazione della nonna a giocare.
Un sequestro, come denunciato da subito dalla madre, Piera Maggio, per cui non c’è ancora una soluzione.
Figlia di Piera Maggio e Pietro Pulizzi, Denise Pipitone non è mai stata ritrovata e sono state tante, da allora ad oggi, le segnalazioni e le piste battute per ritrovarla.
Su tutte spicca quella di una guardia giurata, Felice Grieco, che nell’ottobre 2004, anno della sparizione di Denise, filmò con il telefonino una donna rom con una bimba che la stessa chiamava “Danàs” fuori dalla banca per cui lui prestava servizio.
Quel breve video, in cui si vede la bimba e se ne sente la voce mentre risponde “Dove mi porti?” con accento simile a quello di Denise Pipitone, negli anni è stato scandagliato sequenza dopo sequenza, a caccia di indizi che potessero contribuire alle ricerche.
Della donna e della minore riprese in quel filmato non si è mai saputo nulla.
La famiglia di Denise Pipitone chiede che l’attenzione sul caso non cada e che venga istituita una commissione parlamentare di inchiesta per arrivare all’accertamento dei fatti che hanno portato alla scomparsa di Denise.
“L’indifferenza uccide”, sottolinea da sempre Piera Maggio, mentre i suoi incessanti appelli cercano di arrivare al cuore della politica perché sia fatta piena luce.
Piera Maggio non si è mai arresa e prosegue la sua coraggiosa lotta per la verità. Nonostante tutto il dolore che ha travolto il suo cuore, continua a cercare Denise tra l’Italia e il resto del mondo.
Nessuna pista esclusa, compresa quella di possibili verità che potrebbero essere custodite dal boss di Castelvetrano Matteo Messina Denaro, arrestato dopo una latitanza trentennale il 16 gennaio scorso e ritenuto custode di tutti i segreti più atroci del Trapanese per via del suo ruolo di vertice in Cosa Nostra.
Poco dopo la cattura, Piera Maggio aveva lanciato un appello ai magistrati: “Chiedete a Messina Denaro se sa dov’è nostra figlia“.
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