Accoltellata dal marito per gelosia: la storia di Piera Napoli, 33 anni, si conclude con la condanna all’ergastolo del suo carnefice, che pensava di essere tradito.
Arriva oggi, dopo più di un anno, la sentenza definitiva per il marito di Piera Napoli, 33enne uccisa a Palermo a causa della troppa gelosia di lui.
La sentenza arriva dopo quattro ore di camera di consiglio alla Corte d’assise di Palermo, una condanna che in molti attendevano per fare giustizia alla giovane uccisa tragicamente.
Piera Napoli uccisa dal marito: condannato all’ergastolo
È arrivata la sentenza definitiva per Salvatore Baglione, l’uomo che lo scorso anno ha ucciso Piera Napoli, sua moglie di 33 anni, a causa della sua eccessiva gelosia nei confronti della donna.
L’uomo ha ucciso la moglie a coltellate, con un grosso coltello da cucina, mentre si trovava nel bagno della loro casa, dove vivevano con i loro tre figli. Piera ha perso la vita a causa della gelosia del marito, che pensava di essere tradito dalla donna.
È stato lo stesso Salvatore, dopo il tragico delitto, a consegnarsi alle autorità confessando l’omicidio di Piera. Dopo un anno, la Corte d’assise di Palermo lo ha condannato all’ergastolo, dopo che i giudici hanno accolto la richiesta della Procura che confermava la lucidità dell’uomo durante il delitto.
All’epoca, Baglione aveva ripulito il coltello e la scena del delitto, allontanando anche i suoi figli per evitare di traumatizzarli assistendo alla brutale morte della mamma.
L’omicida aveva anche pubblicato un post su Facebook, con una frase che spiegava l’importanza, secondo lui, del rispetto, condividendo anche una foto di Robert De Niro.
La corte ha dichiarato l’uomo interdetto in perpetuo dai pubblici uffici, in stato di interdizione legale per tutta la durata della pena. Inoltre, i giudici hanno fatto decadere anche la sua responsabilità genitoriale nei confronti dei suoi figli.
Ora è stato condannato definitivamente all’ergastolo, dopo che la Procura ha richiesto la massima pena.
I genitori di Piera Napoli, assistiti dagli avvocati Massimiliano Ficarra, Francesca Legnazzi e Silvana Terrasi, hanno ottenuto 100mila euro di risarcimento ciascuno, mentre le due sorelle 40mila euro.
Chi era Piera Napoli, la giovane donna vittima di un omicidio brutale
Non si aspettava di morire così Piera, giovane cantante neomelodica di 33 anni di Palermo, uccisa brutalmente dal marito proprio in casa loro.
Lo scorso anno, la vicenda ha scosso tutta la comunità palermitana, che conosceva bene Piera grazie alle sue canzoni e alle collaborazioni con tanti artisti del suo campo, come Tony Seminara.
Nel 2016 aveva inciso anche un disco, con canzoni scritte per lei da Giovanni Luna, che ora su Youtube contano migliaia di visualizzazioni.
Piera Napoli aveva tre figli con Salvatore Baglione e con lui, dopo aver esaminato i loro social network, non sembravano esserci particolari problemi.
Ma poi, un mese prima dell’omicidio, pare che la donna avesse chiamato i carabinieri per denunciare alcune violenze subite dal marito trentasettenne.
Prima di morire, proprio poche ore prima del delitto, Piera aveva pubblicato su Facebook il suo ultimo post, dove diceva con ironia: “Vuoi che ti regalino dei fiori il 14 (San Valentino) muori il 13″.
Un presentimento? Un presagio? Non lo sapremo mai, ma ora almeno come magrissima consolazione il suo carnefice è stato punito con la pena massima.