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Durante la presentazione di The Voice 3 Piero Pelù ha attaccato duramente le case discografiche e in particolare quella che collabora con il programma, colpevole a suo dire di non supportare i talenti proposti dalla trasmissione, se non il vincitore ma solo perché previsto dal contratto. La voce dei Litfiba, nonché storico coach di The Voice fin dalla prima edizione, ha parlato di ‘tafazzismo criminale‘ in riferimento al mancato sostegno della major.
‘L’anno scorso ho scritto una canzone per Giacomo Voli, il concorrente secondo classificato, intitolata Rimedio‘, ha spiegato Pelù, ‘e non si sono neanche degnati di chiamarlo. Spero che quest’anno cambino la loro strategia, che rispettino i valori di questo programma oppure che si facciano da parte, anche perché ci sono etichette indipendenti pronte a dare il loro contributo’.
In effetti solo la vincitrice dell’edizione 2014, Suor Cristina (o Sister Cristina, se preferite), è stata adeguatamente supportata con la pubblicazione di un album e una promozione abbastanza efficace che ha coinvolto persino Madonna, mentre gli altri concorrenti sono stati un po’ abbandonati al loro destino.
‘Per questa edizione mi aspetto invece che si diano una mossa‘, ha ribadito il cantante toscano, ‘e valorizzino finalmente la quantità paurosa di talenti vocali e artistici che passano per The Voice of Italy. Il mio obiettivo per questa edizione sarà di rompere le scatole perché facciano qualcosa, non solo per il primo classificato ma anche per tutti gli altri‘.
Una posizione molto netta condivisa in gran parte anche dagli altri protagonisti del programma, vecchi e nuovi.
J-Ax ha detto che quelle espresse da Piero Pelù sono problematiche reali ma a suo parere risolvibili. Lui, per esempio, quest’anno vorrebbe piazzare un suo allievo in cima alle classifiche anche senza vincere, e che l’impegno di ogni coach dovrebbe proprio essere quello di far conoscere maggiormente gli inediti dei propri cantanti. Infatti, rispetto ad altri talent show musicali come Amici e X Factor, The Voice non è ancora riuscito a esprimere un talento da prime posizioni nelle charts.
Parole ripetute da Noemi, che ha ricordato come il giorno dopo la finale del 2014 tutti e quattro gli inediti erano nella top-5 di iTunes, quindi il potenziale c’era, ma poi per farli restare a lungo in alto ci sarebbe voluto un progetto più ad ampio respiro.
Hanno poi detto la loro anche le due new entry Roby e Francesco Facchinetti. Per il leader carismatico dei Pooh negli ultimi anni abbiamo assistito non solo al funerale ma alla sepoltura della musica italiana, quindi per favorire un ricambio sono ben graditi programmi come The Voice che danno la possibilità ai giovani di farsi conoscere, mentre l’ex Dj Francesco ha invitato ad avere pazienza perché dagli altri talent musicali sono usciti nomi importanti solo dopo diverse edizioni mentre The Voice of Italy è appena alla terza stagione, e forse proprio questa sarà quella buona.
Ricordiamo che The Voice 3 comincia mercoledì 25 febbraio 2015, in prima serata su Raidue, con la prima puntata delle Blind Audition.