Il rapporto sull’amministrazione della giustizia nel 2022 evidenzia una situazione di grave carenza di magistrati, con una percentuale di posti vacanti pari al 13,7%. Questa situazione è insostenibile, in particolare quando si considera il numero di morti sul posto di lavoro. Questo dato ammonta a oltre 1000 casi.
La situazione rimane ancora incerta e complessa, ma mostra segnali di un lento e costante miglioramento. Il Primo presidente della Corte di Cassazione Pietro Curzio, ha aperto il nuovo anno giudiziario presso la sede della Corte nella capitale. Curzi davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha presentato un’analisi sulla direzione della giustizia nel corso del 2022.
Con questo discorso ha introdotto un nuovo anno ricco di sfide e speranze.
Le parole di Curzio
Curzio ha sottolineato l’importanza di continuare il processo di riduzione dei contenziosi sia civili che penali. Sembra però che gli istituti giuridici nazionali che operano in Italia, hanno attestato un notevole calo. Stiamo parlando di una diminuzione del 7,2% relativo al numero dei procedimenti civili sospesi al 30 giugno 2022, pari a 2.881.886 unità rispetto all’anno precedente.
Il punto significativo riportato da Curzio è che
”la riduzione delle pendenze è dovuta al saldo positivo. Sia nel civile che nel penale si è deciso un numero di cause superiore a quello delle sopravvenute. Si sta dunque lentamente ma progressivamente riducendo l’arretrato”.
Il numero dei delitti è diminuito
Un fatto importante, riportato nella relazione, è quello riguardante il numero dei delitti: Negli anni ’90 la criminalità organizzata contribuiva in maniera sostanziale al numero di omicidi commessi in Italia, che si attestava in media sui 1900 l’anno. Negli ultimi cinque anni invece, il numero si è ridotto a 300 e nel 2022, il numero riportato a 310.
Questo è un dato fondamentale, in quanto pone il nostro Paese tra i più sicuri in tutta Europa. Si tratta di un fatto di grande importanza poiché posiziona l’Italia tra i paesi più sicuri nel mondo intero. Il presidente della Cassazione ha sottolineato l’operosità del sistema, evidenziando come negli ultimi trent’anni l’accertamento degli autori di omicidi sia passato dal 40% registrati degli anni Novanta al 73% del 2016.
Una percentuale che sta tendendo sempre più verso l’alto.
Numeri inquietanti dei femminicidi: 122 donne sono state uccise nell’ultimo anno
Un’ombra inquietante aleggia intorno al fatto che circa la metà degli omicidi avvengono all’interno di relazioni familiari ed affettive. Sembra inoltre che una notevole quantità di questi, 122 su 310, hanno come vittime le donne. Da quanto riportato da Curzio, questi sono solitamente a opera del partner o dell’ex partner.
Nonostante ciò però si registra ultimamente un forte calo di questi delitti.
Oltre 1000 casi di decessi sul lavoro
Il numero di morti sul lavoro registrato nel corso dell’anno è un dato estremamente preoccupante, con oltre 1000 casi segnalati. Questo numero è ancora troppo alto e dobbiamo impegnarci a fare di più per ridurlo.
Nel corso dei primi 10 mesi del 2022, le denunce hanno registrato una crescita del 32,9% in relazione al 2021 e le malattie professionali hanno visto un incremento del 10,6%. Questi numeri costituiscono una pesante e preoccupante conferma della situazione di pericolo e insicurezza che regna nel mondo del lavoro.