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Pietro Maso intervistato da Maurizio Costanzo nella puntata che apre la nuova serie “L’Intervista” del celebre giornalista, parla di pentimento e confida di aver pensato “tutti i giorni” ai genitori che lui, insieme a tre amici, massacrò a Montecchia di Crosara, in provincia di Verona, nel 1991, appena maggiorenne. Le anticipazioni e lo spot della puntata, che andrà in onda giovedì in seconda serata su Canale 5, hanno scatenato molte polemiche in rete, con gli utenti che hanno commentato con parole dure la scelta del presentatore. Soprattutto, l’intervista a Maso non è piaciuta neanche alle sorelle, Nadia e Laura Maso, che lo stesso Pietro minacciò di morte lo scorso marzo.
Maso è ora un uomo libero dopo aver scontato 22 dei 30 anni a cui fu condannato per il massacro dei suoi genitori. La sua vicenda fece il giro d’Italia e sconvolse l’opinione pubblica per la crudeltà con cui il duplice omicidio venne portato avanti. Allora appena maggiorenne, Pietro uccise a colpi di spranga e altri oggetti Antonio Maso e Mariarosa Tessari per intascare l’eredità. Ad aiutarlo gli amici Giorgio Carbognin e Paolo Cavazza, 18 anni, e Damiano Burato, che li compirà due mesi dopo: dopo il delitto i quattro andarono in discoteca.
[npleggi id=”https://www.nanopress.it/cronaca/2017/01/11/figli-che-uccidono-genitori-i-casi-piu-noti/100053/” testo=”Figli che uccidono i genitori: i casi più noti”]
Oggi, a distanza di anni da quella notte e dopo un’autobiografia, dal titolo “Il male sono io”, Maso torna a parlare da uno dei salotti più noti della tv italiana, nel nuovo format scelto da Costanzo dell’intervista a tu per tu.
“Da bambino, sia fisicamente sia mentalmente avevo degli handicap e questo ha condizionato tutta la mia esistenza”, dice nell’intervista. E ancora: “Sono qua per la prima volta nella mia vita, credo, senza corazze e senza maschere”, insiste, fino al passaggio chiave.
“Mi sono già pentito. Mi sono già pentito di quello che ho fatto e cerco di ricostruire una vita”, dice. Quando il giornalista gli fa notare che non aveva mai parlato di pentimento, neanche nella sua autobiografia, Maso dà la sua versione. “Non l’ha mai letto o non l’ha mai visto perché il pentimento per me è una cosa seria e oggi, magari, ho l’opportunità di dirlo”.
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Sono bastate queste anticipazioni che sul web è montata la protesta degli utenti che hanno usato la pagina Facebook del conduttore per manifestare il loro dissenso. “Signor Costanzo questa intervista è una vergogna, un insulto alle persone per bene!”, si legge tra i commenti. C’è anche chi ammette che, pur ammirando Costanzo, non guarderà la puntata “per il rispetto che ho per quelle persone uccise da un figlio”.
Anche Agostino Rigoli, l’avvocato delle sorelle Maso, ha voluto commentare l’intervista, definendola al Corriere Veneto “una miseria”, messa in piedi per “mezzo punto in più di share”.
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