Pif difende il direttore di Telejato Pino Maniaci e lo fa pubblicando un video di otto minuti in cui dice la sua in merito all‘accusa di estorsione nei confronti del simbolo dell’antimafia. “Ho ascoltato le intercettazioni e non ho trovato estorsione. Rimane quello scambio di denaro con il sindaco di Borgetto: ma quale estorsore chiede 466 euro? E Pino gli avrebbe dato 4 euro di resto?” ha dichiarato il conduttore.
“Pino che fa il bullo con le donne e dice ‘ti sistemo io’ non è estorsione, Pino che dà dello stronzo al presidente del Consiglio non è estorsione, tra l’altro può essere definito un bersaniano e figurarsi quante volte dà dello stronzo a Matteo Renzi”, scherza Piff e ironizza: “Se mi intercettassero mi metterebbero subito in galera”. Piff definisce Maniaci un “farfallone”, uno a cui piace fare il figo con le donne una forza che, secondo il regista, è diventata “un limite” almeno da quanto emerge dalle intercettazioni. L’unica macchia di Pino Maniaci, secondo Pif è l’incontro con il sindaco di Borghetto. Per il conduttore Maniaci è e deve rimanere un simbolo dell’antimafia. Il regista lancia un appello a Pino Maniaci: “Pubblicamente vorrei che rispondessi a questa domanda: ti sei accorto di cosa ha costruito in questi anni?” e continua: “Telejato ha davvero fatto antimafia e in questo momento ci sono ragazzi che hanno deciso di farla vivere”. “Telejato non deve chiudere anche perché una famiglia mafiosa di Partinico, i Vitale, si stanno sbellicando dalle risate” afferma Pif e conclude: “Siamo tutti dentro il recinto dell’antimafia, finora è stato un continuo sputtanarsi a vicenda e intanto c’è qualcuno che ride. E’ un brutto momento ma finirà”.