In Italia Viva, entrano Giulia Pigoni e Naike Gruppioni, provenienti da Azione. Lo ha annunciato Matteo Renzi.
Matteo Renzi ha annunciato l’ingresso di due nuovi volti in Italia Viva, il partito da lui fondato nel 2019. Si tratta di Naike Gruppioni e Giulia Pigoni, figure emergenti della politica italiana, che hanno deciso di unirsi alla squadra renziana. Tuttavia, la notizia non è stata accolta con entusiasmo da tutti: Carlo Calenda si è detto scontento dell’arrivo delle due donne nel partito.
Matteo Renzi, fondatore di Italia Viva e già premier italiano dal 2014 al 2016, ha reso noto l’ingresso nel partito di Naike Gruppioni e Giulia Pigoni. Si tratta di due giovani donne – provenienti dalla società civile – che hanno deciso di impegnarsi in politica per portare il proprio contributo alla causa pubblica.
L’arrivo delle due donne in Italia Viva rappresenta un importante rinnovamento generazionale per il partito renziano, spesso criticato per essere troppo legato alla vecchia classe dirigente italiana.
Tuttavia, non sono mancate le voci critiche nei confronti dell’ex premier: Carlo Calenda, ad esempio, ha espresso disappunto riguardo all’entrata delle nuove leve perché – secondo lui – non avrebbero esperienza sufficiente in campo politico nazionale.
In ogni caso, resta da vedere quale sarà il ruolo effettivo che Naike Gruppioni e Giulia Pigoni ricopriranno all’interno del partito.
L’arrivo di Naike Gruppioni e Giulia Pigoni in Italia Viva è stato un colpo a sorpresa per molti, ma soprattutto per Carlo Calenda. Entrambe erano, infatti, legati alla coalizione di centrosinistra e il loro passaggio al partito fondato da Matteo Renzi ha suscitato molte polemiche.
Calenda ha reagito con sdegno all’annuncio, definendolo come “un tradimento” nei confronti della coalizione. “Abbiamo appreso stamattina da un giornale di questo ‘scippo’”.
Ciononostante, però, ha fatto i suoi auguri a Naike, definendo la sua scelta “legittima e rispettabile”, anche se – per rispetto di chi l’ha votata, secondo Calenda – da parte sua “una comunicazione preventiva sarebbe stata più elegante“, scrive il leader di Azione in rete.
Dal canto suo, Renzi afferma che, con l’arrivo delle due nuove esponenti di Italia Viva, comincia un “percorso per il congresso” che avrebbe voluto iniziare con Azione. Pertanto lo porterà avanti, come lui stesso sottolinea, con chi resta al fianco del partito.
E incalza: “Noi non ci arrendiamo al melonismo allo schleininismo e al contismo“.
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