Esiste anche la pillola contro l’alcolismo: cos’è e come funziona? Si tratta di un farmaco a base di nalmefene ed è indicato per chi è affetto dalla dipendenza da alcool, consumandone più di 60 grammi al giorno per gli uomini (corrispondono circa a poco più di una bottiglia di vino con 12% di gradazione alcolica) e più di 40 grammi quotidiani per le donne. La medicina non deve essere utilizzata da sola, ma va somministrata in associazione ad un supporto psicosociale. Inoltre andrebbe utilizzata soltanto nei casi di soggetti che non presentano sintomi fisici di astinenza e che pertanto non hanno bisogno di interventi di disintossicazione.
Come funziona
Il principio attivo contenuto in questo farmaco, che in Italia è il Selincro, è in grado di legarsi ad alcuni recettori per gli oppiacei presenti nel cervello. Questi recettori svolgono un ruolo fondamentale nelle dipendenze. Il nalmefene si lega a questi recettori e ne modifica l’attività e in questo modo riduce il desiderio di consumare l’alcool in quei soggetti che sono abituati a berne tanto. Attraverso gli studi scientifici che sono stati fatti su questa pillola, si è potuto verificare che essa non solo è efficace nel ridurre il numero dei giorni ad elevato consumo di alcool, ma risulta importante anche per far diminuire la quantità di alcool che si consuma ogni giorno. Nei pazienti che hanno eseguito il trattamento si sono avuti dei miglioramenti significativi, che sono stati osservati soprattutto nelle prime 4 settimane.
Come si usa
La pillola contro la dipendenza dall’alcool presuppone che il paziente registri il suo consumo di alcolici per un periodo di 2 settimane, prima di iniziare il trattamento. In questo modo il medico può registrare, nella sua prima visita, il livello di dipendenza. Il trattamento può essere intrapreso soltanto nei pazienti che abbiano continuato ad avere un consumo di alcolici eccessivo. La compressa va assunta per via orale, secondo la necessità, ogni volta che si percepisce il rischio di iniziare a bere. Di solito va assunta 1 o 2 ore prima dell’orario previsto per il consumo di alcool oppure, se il soggetto ha cominciato già a bere senza prendere la pillola, deve assumere una compressa il più presto possibile.
Gli effetti collaterali
Anche se il nalmefene può essere utilizzato per il trattamento dell’alcolismo, non è possibile pensare che una pillola possa risolvere il problema, se non si tiene conto anche di quel complesso di fattori psicologici, che stanno alla base delle motivazioni che spingono a bere. Da non dimenticare nemmeno gli effetti collaterali più comuni, che sono stati registrati in alcuni pazienti: sonnolenza, tachicardia, sudorazione eccessiva, vertigini, ipertensione, nausea e vomito. Il consumo è sconsigliato durante la gravidanza e nel periodo dell’allattamento. Inoltre il medicinale non può essere assunto da chi fa uso di oppioidi, perché agisce sugli stessi recettori cerebrali.