Ancora un caso di pilota accecato da laser e un incidente aereo sventato di un soffio. Un volo della Virgin Atlantic decollato da Londra e diretto a New York è stato costretto a ritornare a terra a causa di un raggio laser. L’ennesimo caso nel mondo. E il fenomeno, nato negli Stati Uniti, si sta diffondendo anche in Italia.
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Un portavoce della compagnia Virgin Atlantic ha spiegato che lunedì mattina un Airbus 340 è rientrato a Heathrow dopo un attacco laser: “Il primo ufficiale ha segnalato di sentirsi poco bene e con l’altro pilota ha deciso di rientrare, invece di affrontare la rotta atlantica”, per non mettere a rischio i 252 passeggeri e 15 membri dell’equipaggio. Il laser può infatti bruciare la cornea e far perdere la vista.
Il fenomeno è in aumento. Secondo la Federal Aviation Administration, solo nel novembre 2015 sono stati colpiti oltre venti aerei negli Stati Uniti. È qui che la folle moda è nata. Ragazzi o chi per loro acquistano il laser, si nascondono nelle strade che costeggiano la pista, aspettano l’aereo e lo colpiscono in fase di atterraggio. La manovra più rischiosa per un pilota.
Il gioco si è diffuso nel resto del mondo e, puntuale, è approdato anche in Italia. Secondo i dati diffusi a maggio dall’ANSV (l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo), nel 2014 i casi di puntamento laser contro gli aerei in Italia sono aumentati del 35% rispetto all’anno precedente. In tutto gli episodi registrati in 35 aeroporti sono stati 1.189. Roma Fiumicino lo scalo più colpito, con 135 segnalazioni, seguito da Napoli (116), Firenze (103), Bologna (62), Torino (60), Venezia (59), Bergamo (48) e Milano Malpensa (44).
“Le azioni di contrasto fino ad oggi adottate dalle forze dell’ordine – si legge nel rapporto ANSV – nonostante l’impegno profuso sono risultate di limitata efficacia, anche perché non adeguatamente supportate dalla normativa penale vigente”. Un controllore di frontiera dell’aeroporto di Bergamo ha spiegato che è difficile acciuffare “gli incoscienti, che si piazzano a ridosso dell’autostrada. I piloti fanno partire subito la segnalazione e noi la trasmettiamo alla Questura o ai Carabinieri. Purtroppo il tutto avviene al buio e i piloti, che stanno eseguendo manovre delicate, possono dare soltanto indicazioni poco precise”.
I casi più recenti sono quelli di luglio. A Bratislava quattro ragazzi sono stati arrestati con l’accusa di aver puntato un raggio laser contro un aereo della Ryanair diretto a Londra, durante il decollo. Il responsabile dell’aviazione civile della Repubblica Slovacca ha dichiarato che ogni mese sono una trentina gli episodi simili nel paese. A Viareggio, sempre a luglio, i malati da laser hanno preso di mira l’elisoccorso. Nell’agosto 2014 a rischiare fu invece un Boeing 737-800 russo della Transavia, proveniente da Amsterdam e diretto a Rimini. Il pilota fu colpito in fase di atterraggio. Nonostante le difficoltà è riuscito a portare a termine la manovra senza conseguenze, ma per i passeggeri sono stati attimi di panico.