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Per 10 giorni le ceneri dell’artista rimarranno a Napoli nella Sala Baroni del Maschio Angioino. In questo modo i fans avranno la possibilità di rendergli omaggio. La salma del cantante è stata cremata. La famiglia ha scelto di ospitare i resti del cantautore nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino, perché ritiene che sia il simbolo della città e pensa che possa essere ritenuto importante, perché è un luogo vicino a tutti quei posti che hanno ispirato proprio Pino nella scritta di Napule è. I fans di Pino Daniele potranno rendere omaggio alle sue ceneri nel giorno di apertura al pubblico, dalle 9 alle 18.
Nel primo giorno dell’esposizione dell’urna, che sarà lunedì 12 gennaio 2015, si avrà accesso alla Sala dei Baroni a partire dalle ore 12. Trascorsi alcuni giorni, i resti dell’artista verranno portati in Toscana, dove troveranno riposo nel cimitero di Magliano, in provincia di Grosseto, come è stato stabilito dallo stesso Pino Daniele nel suo testamento.
Il funerale a Napoli
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Ad accogliere la salma di Pino Daniele a Napoli ci sono stati molti striscioni e cartelli. Uno di essi recitava “Napul’è a voce e’ creature, ciao Pino”. Sul sagrato della basilica reale è stato montato un maxischermo. Il feretro è stato accolto da un lungo applauso e da cori al suono di “Pino, Pino”. Sono stati esposti i gonfaloni del Comune di Napoli e quello della Regione Campania, a lutto. Il fratello di Pino Daniele, Salvatore, ha detto che alla fine ce l’ha fatta a portare l’artista a Piazza del Plebiscito. La sorella Patrizia si è detta favorevole all’autopsia.
Il cardinale Sepe ha detto che Pino Daniele con la sua arte ha dato un valore tutto particolare alla città di Napoli e all’Italia intera, diventando un vero e proprio messaggero. Ha ricordato la sua esibizione a Courmayeur e poi ha sottolineato come la musica del cantautore è capace di risvegliare un senso di appartenenza. Sepe ha detto che il cantante venuto a mancare ha onorato Napoli. Il cardinale ha voluto precisare: “E’ di uomini come lui che Napoli ha bisogno, Napoli vuole essere soprattutto amata e non strumentalizzata o sfruttata e Pino Daniele ha dimostrato di saperla amare profondamente, anche standole lontano, ma indicandone limiti, carenze e voglia di risorgere e cambiare, l’ha fatto con la sua sensibilità ma soprattutto col suo cuore”.
Il funerale a Roma
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Il feretro con la salma di Pino Daniele è stato accolto da un lungo applauso al Santuario del Divino Amore, dove migliaia di persone si sono radunate, per aspettare e dargli l’ultimo saluto. Molti sono i fans venuti da Napoli. Ad accompagnare il cantautore anche una folla di colleghi. Possiamo ricordare Nino D’Angelo, Renato Zero, Umberto Tozzi, Antonello Venditti, Jovanotti, Marco Mengoni. Il funerale è officiato da padre Renzo Campatella, amico di Pino Daniele. Nella sua omelia il sacerdote ha detto di restare uniti, perché è il più bel regalo che si possa fare al cantante scomparso. Il frate francescano ha ricordato l’importanza della famiglia e del valore dei legami familiari. Non sono state ammesse le telecamere all’interno del Santuario e neppure i fotografi sono potuti entrare. All’esterno in migliaia hanno seguito la cerimonia religiosa attraverso gli altoparlanti.
Saluti commossi a Pino Daniele, il grande cantautore napoletano morto d’infarto nella notte del 4 gennaio. La camera ardente allestita all’ospedale Sant’Eugenio di Roma è stata aperta al pubblico alle 8.00 del mattino di martedì 6 gennaio, venendo chiusa dopo circa un’ora per volere dei familiari che hanno chiesto di riservarla solo ai conoscenti più stretti. “Abbiamo scelto Roma perché noi figli siamo nati e viviamo qui. I funerali di mio padre saranno celebrati mercoledì al Divino Amore perché è una chiesa grande e noi vogliamo che sia una cerimonia aperta al pubblico“, aveva spiegato la figlia Sara.
I partenopei hanno deciso di salutare a loro modo il cantante organizzando un flash mob in piazza Plebiscito per la sera del 6 gennaio. “Per una questione di ordine pubblico e organizzativo non sarebbe stato facile organizzare tutto in due giorni a Napoli“, ha confermato il fratello Nello. “Pino a Napoli era come il papa a Roma. Si sarebbe bloccata una città. A mio fratello non piaceva essere osannato. I tributi li voleva da vivo e non da morto“.
La vicenda
La morte di Pino Daniele è arrivata all’improvviso, non attesa, anche se il cantante era malato da tempo. A stroncare la vita del cantautore napoletano è stato un infarto. Il chitarrista napoletano è stato colpito da un arresto cardiaco nella notte di domenica 4 gennaio. A darne l’annuncio in prima battuta il cantante Eros Ramazzotti, seguito a ruota da altri artisti come Laura Pausini e Federico Zampaglione. Il cantautore napoletano avrebbe compiuto sessant’anni il prossimo 19 marzo. La sua ultima apparizione televisiva in Rai, ospite d’onore per L’Anno che verrà, l’ultimo dell’anno in diretta da Courmayer.
Le reazioni
L’annuncio di Eros Ramazzotti. A dare la notizia è stato il cantante di origini romane sul profilo personale Instagram: “Anche Pino ci ha lasciato”, scrive. “Grande amico mio, ti voglio ricordare con il sorriso mentre io, scrivendo, sto piangendo”. “Ti vorrò sempre bene – aggiunge – perché eri un puro ed una persona vera oltre che un grandissimo artista”. “Grazie per tutto quello che mi hai dato fratellone, sarai sempre accanto al mio cuore. Ciao Pinuzzo…”, conclude Ramazzotti.
La conferma di Federico Zampaglione. “E’ morto il grande Pino Daniele”, scrive su Facebook il cantante dei Tiromancino. “Sono sconvolto da una notizia appena ricevuta”, precisando quali sarebbero state le cause della morte di Pino Daniele: “Tre ore fa… un infarto. Non ho parole”.
Il ricordo di Laura Pausini. Incredula, Laura Pausini, che elabora con i fans appena ricevuta la notizia. “Ho appena saputo che Pino è volato in cielo”, scrive la cantante. “Sono molto scossa, immobile nel letto perché mi sembra impossibile”. Poi, ancora un pensiero d’incredulità: “Dai che domani non è vero…”, e, ancora, poco dopo, “non può essere vero”. Infine, il ricordo di Laura Pausini per l’amico Pino Daniele: “Alla tua famiglia e ai tuoi figli, il mio pensiero e il mio abbraccio”.
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