Prima di affrontare l’interrogatorio di garanzia, Pino Maniaci si è detto “tranquillissimo” e ha aggiunto: “Voglio chiarire tutto”. Il giornalista simbolo dell’antimafia prima di entrare al palazzo di giustizia di Palermo ha spiegato: “Prima dell’interrogatorio non parlo”. Pino Maniaci è accusato di estorsione ai danni dei sindaci di Partinico, Salvo Lo Biundo e il sindaco di Borghetto, Gioacchino De Luca, ad incastrare il direttore di Telejato, video e intercettazioni.
Elegante, in giacca e cravatta, Maniaci è stato trattenuto per due ore e ha risposto “a tutte le domande” del gip Fernando Sestino.
“Non c’è stata nessuna estorsione. E per dimostrarlo ho messo a disposizione dei giudici tre anni di telegiornale di Telejato. Non c’è un solo servizio che dimostri che io abbia abbassato la guardia nei confronti del sindaco di Borgetto o di Partinico“, ha sottolineato Maniaci parlando con i giornalisti. Sulla sua amante a cui avrebbe fatto avere un posto di lavoro dal Comune in cambio di una linea “più morbida”, ha detto: “Anche quella non è una estorsione, è dovuto al fatto che lei già lavorava al Comune con un contratto di servizio civico. Mi aveva chiesto cortesemente se potevo parlare con il sindaco perché ha una figlia di 7 anni con handicap grave, che ogni giorno porta a Palermo”.
A chi gli ha chiesto dove viva adesso che ha il divieto di dimora nelle province di Trapani e Palermo, Pino Maniaci ha risposto ironicamente: “Vivo in una località segreta, come i pentiti”. Il giornalista pubblicista è difeso dall’ex pm Antonio Ingroia, “Perché ho scelto come avvocato Ingroia? Perché è bravo, no?”, ha detto il direttore di Telejato.
“Pino Maniaci è stato crocifisso mediaticamente in questi giorni” ha detto l’avvocato Ingroia e ha aggiunto: “E’ stato costretto al silenzio, costretto a stare in silenzio dalla sua tv. Ritengo questo provvedimento sproporzionato, perché ha imbavagliato Pino Maniaci. Che ha preferito comunque aspettare fino ad oggi per parlare per rispetto, nonostante tutto, nei confronti dei magistrati”. L’avvocato del direttore di Telejato ha annunciato che denuncerà “i Carabinieri” per “avere distribuito lo spot promozionale dell’accusa, un video fatto intenzionalmente per distruggere Maniaci, inserendo la faccende dei cani e di Matteo Renzi, faccende che non avevano alcuna rilevanza penale, così come le battute sulla mafia e l’antimafia – ha detto Ingroia – Tutto questo è stato fatto per sporcare l’immagine di Maniaci. La Procura ha il dovere di chiedere formalmente all’Arma chi ha predisposto questo video e poi chi lo ha distribuito”.