[didascalia fornitore=”ansa”]Pippo Baudo a Sanremo 2018[/didascalia]
Pippo Baudo fa 14: al Festival di Sanremo 2018 lo storico conduttore di tredici kermesse canore si emoziona, prima nel ringraziare San Remo e poi nel presentare Elio e le storie tese e il maestro Beppe Vessicchio, tutti vecchie conoscenze del presentatore. L’Ariston diventa uno stadio per quello che viene definito ‘la storia della televisione‘: e Pippo Baudo non delude, facendo emozionare il pubblico.
‘A Sanremo devo la mia carriera, il Festival è nel cuore degli italiani‘: così esordisce Pippo Baudo, una commossa lettera per ringraziare San Remo, il Santo che gli ha permesso di arrivare al Festival e al quale scrive una lettera aperta con cui, dirà alla fine, ‘Vi ho raccontato una parte delle mie emozioni e della mia vita‘.
Pippo Baudo: ‘Il primo Sanremo? Nel 1958’
‘Carissimo e amatissimo sanremo, ti ho conosciuto nel 1958, quando mio padre, cedendo a mia madre, comprò un televisore. Io – ricorda Baudo – rimasi stupito da quel cantante che, allargando le braccia, cantava Nel blu dipinto di blu‘.
Il celebre conduttore ricorda che fu proprio allora che decide di dover entrare in quella scatoletta e di condurre il Festival di Sanremo, cui arrivò nel 1968, quando ancora si faceva al Casinò.
E da qui è una carrellata di ricordi, dalla ‘cacciata’ di Louis Armstrong (il trombettista e cantante, dopo la sua esibizione in gara, voleva continuare a suonare), alla presentazione e scoperta di centinaia (Baudo sostiene migliaia: e ci possiamo anche credere) di cantanti e talenti.
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I Festival di Pippo Baudo
‘In Romagna scoprii Laura Pausini‘, ricorda Baudo, che commenta: ‘Che successo internazionale, Lauretta preparati per la quarta serata del Festival‘. E poi ancora Giorgia (‘Mamma mia Giorgia, venne qui al Festival con E poi, vinse con Come saprei, e nacque il mito di Giorgia‘) e un ragazzo romano di nome Eros Ramazzotti
Ai Festival di Sanremo di Baudo non sono mancate le risate, con (tra gli altri) Fiorello, Roberto Benigni (‘Quante risate e quanti dolori, eh’), il Trio Lopez-Marchesini-Solenghi.
‘Caro Sanremo, sei stato veramente buono con me, sono stato accanto a tanti personaggi che non avrei mai pensato di incontrare, Madonna, Sharon Stone (con cui ho ballato e ci siamo baciati; ho baciato anche Luciana Littizzetto, ma dalla vita non si può avere tutto), la grande Whitney Houston, che bissò All at once, Bruce Springsteen, che secondo alcuni era un po’ strano e non sarebbe mai venuto‘.
E il finale (posto che Pippo rimarrebbe volentieri sul palco a condurre il Festival: viene praticamente trascinato via) è un ringraziamento a ‘tutti coloro che mi hanno dato una mano affinché io diventassi Pippo Baudo‘.
E all’Ariston è, giustamente, ovazione…
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