Pippo Baudo dovrà versare al Fisco Italiano 257.538 mila euro. Una botta pesantissima per il noto conduttore tv a cui la Commissione Tributaria Regionale della Sicilia, nel 2010, aveva concesso il diritto al condono nonostante Baudo fosse stato condannato per reati tributari.
Dopo la lieta novella del ritorno in tv insieme a Fabio Rovazzi per Sanremo Giovani, per Pippo Baudo arriva una vera e propria doccia fredda. La Cassazione ha negato il condono in relazione all’avviso di accertamento con il quale l’Agenzia delle Entrate ha intimato il noto presentatore tv di pagare 257.538 euro per Irpef e Ilor evase nel 1996. I supremi giudici hanno accolto il ricorso del Fisco contro il conduttore.
Pippo Baudo dovrà versare al Fisco 257 mila euro
In primo grado i giudici tributari, ricorda la Cassazione, avevano escluso l’ipotesi del condono in quanto Baudo era stato condannato a un anno e nove mesi di reclusione per reati fiscali per la vicenda delle televendite. Nella seconda metà degli anni Novanta, Baudo è stato infatti accusato di avere richiesto compensi personali extra per le telepromozioni pubblicitarie. Nel 1998, il conduttore ha patteggiato la pena di un anno e nove mesi per concussione ed altri reati dopo avere risarcito il fisco e le aziende danneggiate.
In appello, la situazione è stata completamente stravolta e, nonostante la condanna, la Commissione Tributaria aveva dato il via libera ad usufruire del condono, nonostante la condanna.
Con sentenza 30227/2018, depositata ieri 22 novembre, La Cassazione ha respinto la richiesta di Baudo e accolto quella del Fisco che non ha mai mollato. Il Conduttore dunque dovrà pagare i 257mila euro relativi alle imposte non pagate per il 1996 e oggetto di avvisi di accertamento dell’agenzia delle Entrate nel 2002.
‘Pippo Baudo ha sempre pagato le imposte, anche negli anni oggetto del contenzioso tributario: essendoci i presupposti di legge, Baudo aveva chiesto ed ottenuto il rimborso delle somme oggetto di due distinti giudizi’, ha spiegato l’avvocato Giuseppe Cristiano, legale del presentatore tv. ‘Nonostante ciò il Fisco, ritenendo non sussistenti gli estremi per il rimborso, ha emesso le cartelle esattoriali impugnate con successo da Baudo, con esito positivo finale nel primo giudizio e viceversa con esito negativo nel secondo giudizio con il verdetto di cui si è appreso oggi’, ha aggiunto l’avvocato del presentatore.