Denunciato in Calabria un uomo che stava tentando di appiccare il fuoco in ina zona boschiva. Un drone lo ha ripreso e lui lo ha colpito a sassate.
È quello che è accaduto in queste ore, tempestivamente sventato grazie alle riprese dell’apparecchio che si trovava in zona al momento giusto. La cosa che più impressiona è che non si è trattata di una bravata di qualche adolescente ma un gesto messo in atto da un uomo che con la sua motocicletta si è appostato in un luogo preciso per mettere a punto un piano ben studiato, non sappiamo ancora per quale motivo. Sul web circola la ripresa video del drone, prima che venisse allontanato per l’attacco subito. Subito dopo vediamo innalzarsi in cielo piccole colonne di fumo, un disastro preso in tempo e sventato, che ha portato alla denuncia del piromane e allo sdegno sia dei cittadini che del governatore di Regione Roberto Occhiuto: “In Calabria abbiamo qualche imbecille che si diverte ad appiccare il fuoco nei boschi. La cosa assurda è che invece di andare via ha lanciato sassi contro il drone che lo stava riprendendo”.
Terribile la notizia arrivata poco fa dalla Calabria, dove un uomo è stato ripreso da un drone mentre appiccava le fiamme all’interno di un’area boschiva. In un contesto come quello che stiamo vivendo, in cui la Sicilia sta letteralmente bruciando, l’azione ha una connotazione ancora più negativa.
Non chiaro il motivo del gesto, sappiamo infatti che a volte queste persone ricevono dei pagamenti per disboscare in questo modo alcune zone scomode, ad ogni modo è un reato gravissimo che intacca il nostro patrimonio verde, come se quello che sta succedendo non bastasse.
In maglietta rossa e in sella alla sua moto, l’uomo è stato sorpreso dal drone di sorveglianza mentre si addentrava in un canneto in località Curinga a Catanzaro. È una zona di campagna che si trova nei pressi della bellissima spiaggia locale. Da un po’ di tempo nella dotazione della task force regionale antincendio ci sono i droni perché sono molto efficaci per prevenire incendi o comunque avvistarli tempestivamente in modo da limitare i danni e organizzare interventi immediati.
In questo caso, uno dei dispositivi ha permesso di individuare chiaramente il piromane, anche se la sua faccia viene oscurata nelle riprese video diffuse sul web. Tuttavia le forze dell’ordine hanno potuto identificarlo con chiarezza perché il video lo riprende da una distanza ravvicinata e quando lui se ne accorge, inizia a lanciare pietre verso il drone.
In realtà, coloro che comandavano il drone stavano conducendo delle ricerche diverse in quella zona, cercando di individuare la fonte delle colonne di fumo ma i dronisti non credevano certo di trovare la causa – in carne ed ossa – dei roghi. Pensavano infatti che fossero nati per cause naturali come sta avvenendo in Sicilia, quindi per il vento caldo, le temperature torride e la vegetazione secca.
L’uomo ripreso era intento ancora ad appiccare le fiamme ed è una fortuna che il drone sia stato attivato prima che abbandonasse l’area.
Subito sul posto sono stati mobilitati i vigili del fuoco, intervenuti con diversi mezzi per spegnere gli incendi prima che si propagassero ulteriormente. L’avvistamento è stato del tutto casuale ma la risposta immediata, infatti i roghi sono stati spenti prima che bruciassero chilometri di vegetazione, invece l’uomo è stato bloccato e denunciato.
Quando si è accorto che il drone di sorveglianza lo stava inquadrando, ha cercato di abbatterlo e poi è montato in sella al suo mezzo cercando di scappare ma la fuga non è servita perché grazie alle riprese il piromane è stato identificato.
Oltre allo sdegno dei residenti è arrivato anche il commento del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha scritto sui social un chiaro post di condanna verso l’uomo:
“La calabria è una regione civile ma c’è qualche imbecille che si diverte ad appiccare il fuoco nei boschi. la cosa assurda è che ha tentato di anche di distruggere il drone, ma da dove viene? dalle caverne?
Il governator prosegue poi dicendo che tutte le misure necessarie a contrastare questi atti criminali sono state messe in atto, perché l’unico modo di contrastare la stupidità di chi rovina i boschi è la deterrenza. Anche quest’anno, sugli incendi c’è tolleranza zero e lo afferma con chiarezza Occhiuto nel post, precisando che questo e altri episodi analoghi arrivano direttamente negli uffici delle forze dell’ordine facendo partire le denunce.
Come affermato più volte dagli esperti, gli incendi nelle aree verdi sono favoriti dal clima attuale ma quasi mai nascono in autonomia, c’è sempre qualcosa che in qualche modo, volontariamente o non, li innesca. Può essere un gesto di disattenzione come il classico mozzicone di sigaretta abbandonato a terra ma poi ci sono anche veri e propri criminali come quello di cui abbiamo parlato oggi, che lo fanno senza una spiegazione logica.
Si pensi che anche in Sicilia, la regione attualmente più devastata dagli incendi, alcuni giorni fa dei carabinieri hanno beccato un piromane mentre appiccava il fuoco in una strada di campagna vicino Palermo. Quasi una moda che dilaga non si sa per quale ragione, forse per un macabro divertimento.
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