Piss Christ, polemica sull’opera di Andreas Serrano al Photolux Festival: ‘Arte blasfema’

L'opera di Serrano

Bufera sul Photolux Festival, al centro della polemica per l’opera Piss Christ, la foto di un crocefisso immerso nell’urina che il fotografo americano Andreas Serrano ha concepito (o meglio, scattato) nel 1987. Un’immagine – accusata di blasfemia – che è forte per i credenti, ma abbastanza oltre anche per i non credenti e che ha reso popolare l’artista, facendolo però diventare un bersaglio di cattolici e affini. Anche se l’intento era lodevole, la forma è valsa più della sostanza, tanto che i consiglieri regionali toscani e un deputato di Area Popolare hanno deciso di contestare l’opera, ritenuta ‘offensiva verso il cristianesimo e che rende omaggio all’Islam‘ e contro cui protesteranno con un presidio.

Un crocefisso immerso nella pipì: questo l’oggetto della foto Piss Christ, opera del fotografo americano Andreas Serrano che sarà esposta al Photolux Festival di Lucca (dedicato quest’anno al sacro e al profano) e che ha causato una sfilza di polemiche: per gli esponenti politici toscani (ironico che siano della Lega Nord che fino a qualche tempo fa celebrava matrimoni col rito celtico) è inconcepibile che la Regione Toscana dia il patrocinio ad una mostra in cui verrà esposta un’opera così controversa.

La foto è al centro delle polemiche da anni: è stata scattata nel 1987 e l’autore non voleva oltraggiare o contestare Cristo, ma denunciare la mercificazione delle immagini. Intento lodevole, svolgimento pessimo (o anche no, se si pensa che l’intento dell’arte è anche quello di far discutere) …e benzina sul fuoco dei leghisti, che vedono in Piss Christ un omaggio all’Islam. Più ‘moderato’ un deputato di Area Popolare, secondo cui nei confronti dell’opera è anche ipotizzabile il reato di blasfemia, per il quale si procede d’ufficio.

Che quella sull’opera di Serrano sia una polemica abbastanza pretestuosa lo credono anche gli organizzatori del Photolux Festival, parlando di ‘polemica totalmente strumentale’ e ricordando che ‘Lo spirito del festival è quello dell’equilibrio in un contesto di libertà‘. Va detto infine che le proteste della Lega Nord (non nuove: è dal 1987 che l’opera è al centro di contestazioni, l’ultima un annetto fa in Francia) hanno spaccato il web: a fronte di molte persone critiche con l’opera, ce ne sono anche di favorevoli alla liberta d’espressione: il photoeditor di Vogue Italia Alessia Glaviano ha parlato di nuovo medioevo, aggiungendo che la censura dell’arte è il primo passo verso il fondamentalismo.

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