I rincari a cui ci troviamo a far fronte da un po’ di tempo a questa parte continuano a mettere in crisi gran parte dei cittadini italiani. Per questo motivo, il governo si sta adoperando per accorrere in aiuto a tutti coloro i quali ne hanno bisogno. Ecco, dunque, i pensionati che già nel mese di febbraio potranno beneficiare di un aumento di pensione.
Nei primi mesi del 2020, come tutti ricorderemo, il Covid-19 ha iniziato a farsi largo nelle nostre vite, e noi tutti ci siamo trovati ad affrontare una situazione che mai avremmo immaginato di conoscere. Il paese si è fermato, e ben presto le conseguenze di ciò si sono abbattute non solo sull’aspetto psicologico e sociale, ma anche su quello economico.
Dopo due anni trascorsi a combattere gli effetti della pandemia, a febbraio 2022 ha avuto inizio il pesante conflitto tra Russia e Ucraina che dura a tutt’oggi, e ciò non ha fatto altro che aumentare le difficoltà economiche di molti italiani. Le materie prime – così come il costo della vita in generale – hanno iniziato una corsa al rialzo, e adempiere al pagamento di tutte le spese mensili sta diventando sempre più difficile.
Da quando tali criticità si sono abbattute sull’Italia, il governo ha subito iniziato a mettere a punto nuove strategie per aiutare i cittadini tramite bonus e aiuti economici, sia per la categoria dei lavoratori sia per quella dei pensionati. E sono proprio questi ultimi che, già a partire dal mese corrente, potranno avere un aumento sull’assegno pensionistico. Ecco, a tal proposito, tutto quello che c’è da sapere.
Aumento pensione: perché e a chi spetta
Ogni anno, nel mese di gennaio, viene effettuata per tutti la rivalutazione delle pensioni. Attualmente, però, il governo è a lavoro su una nuova legge di bilancio atta ad aiutare i percettori di pensione. Dati i tempi richiesti da tale manovra, l’Inps non ha potuto procedere al conteggio della rivalutazione nei tempi canonici, motivo per il quale quest’anno tale procedimento avverrà con due tempistiche diverse, dando la priorità a coloro i quali si trovano all’interno delle fasce di reddito più basse.
Gli aumenti, dunque, per alcuni pensionati scatteranno a partire dal mese di febbraio; altri, invece dovranno attendere il mese di marzo.
Per determinare l’aumento delle pensioni nel 2023, la nuova manovra prevede di suddividere i pensionati italiani in ben sei fasce distinte, e modulare l’innalzamento dell’assegno pensionistico tenendo come punto di riferimento il reddito minimo.
Le nuove fasce di reddito per la rivalutazione delle pensioni
Nei prossimi mesi, dunque, grazie alla rivalutazione i pensionati potranno beneficiare di un aumento dell’assegno mensile. Secondo la nuova suddivisione avente come fulcro il reddito minimo, coloro i quali ad oggi percepiscono una cifra lorda pari a 2.626 € avranno un aumento di circa 160 €; per chi, invece, si trova tra i 2.626 e i 3.150 €, la rivalutazione sarà del 53%, mentre un aumento di circa 120 € verrà attribuito ai pensionati la cui cifra lorda reddituale è superiore ai 3.150 €.
Per coloro i quali percepiscono una cifra lorda compresa tra le quattro e le cinque volte in più rispetto alla minima, la rivalutazione sarà dell’85%; si scende al 47% per chi percepisce tra le sei e le otto volte in più, e al 37% se, invece, la cifra percepita è tra le otto e le dieci volte maggiore. Infine, per chi beneficia di un assegno mensile oltre le dieci volte in più rispetto alla cifra minima, la rivalutazione avrà un valore del 32%.