Pizza, gli italiani ne mangiano 8 kg all’anno a testa

Gli italiani amano la pizza e ne consumano annualmente, in media, 8 chili a testa contro i 13 kg circa procapite registrati negli Stati Uniti. Questi e altri dati sono stati elaborati in occasione della Giornata mondiale della pizza. Al proposito Italmopa, Associazione industriali mugnai d’Italia ha fatto il punto della situazione.

La pizza più amata dagli italiani

Per quanto riguarda le preferenze degli italiani, secondo un recente sondaggio effettuato dalla Doxa per conto di Italmopa, la pizza margherita si aggiudica il primo posto con il 57% circa dei voti, davanti alla pizza napoli (17%), la quattro stagioni (8%), la diavola (7%) e la boscaiola (6%).

Secondo i dati elaborati dall’associazione, il quantitativo di farina di frumento tenero destinato alla produzione di pizza e snack (focacce, torte salate, ecc.) ammonta annualmente, in Italia, a circa 350.000 tonnellate. Le attività di produzione di pizza artigianale (ristoranti, pizzerie, bar, gastronomie, take away) rappresentano tuttora circa l’80% dei consumi, mentre il settore surgelati copre il 20% circa degli stessi consumi.

Una percentuale, quest’ultima, che registra da anni una crescita sostanziale sia per la capacità di innovazione del comparto, sia perché i nuovi trend alimentari portano verso segmenti merceologici che fanno leva sul binomio qualità/facilità e rapidità di consumo.

La farina giusta per la pizza più buona

Per quanto riguarda l’ingrediente principale della pizza, ovvero la farina di frumento tenero, Italmopa ricorda che non esistono regole universali per la produzione di pizza di qualità e ogni pizzaiolo potrà essere libero di sperimentare un proprio impasto, tenendo tuttavia presente che esso deve essere elastico e, allo stesso tempo, morbido e tenace.

Nel caso della pizza napoletana stg, specialità tradizionale garantita, il disciplinare di produzione prevede che la farina debba avere, tra l’altro, le seguenti caratteristiche: W compreso tra 220 e 380 – P/l tra 0,50 e 0,70 – falling number tra 300 e 400 – proteine tra 11 e 12,5%.

In collaborazione con AdnKronos

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