Il Consiglio dei Ministri ha dato il via al decreto-legge che porterà all’attuazione degli obiettivi presenti all’interno del PNRR.
Semplificazione e nuova governance: questi alcuni degli obiettivi che porterà avanti il Consiglio dei Ministri con il via libera al decreto-legge che presenta le disposizioni necessarie per mettere in atto il PNRR – ossia Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – nonché del Piano Nazionale degli Investimenti Complementari, abbreviato PNC. Di seguito, i punti principali del piano che punta a migliorare diversi aspetti dell’economia e dell’amministrazione italiane.
Il decreto-legge, a cui il Consiglio dei Ministri ha fornito il proprio via libera, presenta diverse disposizioni che permetteranno di attuare tutti i provvedimenti previsti dal PNRR, nonché dal PNC, ma anche quelli connessi alla politica agricola comune e alle politiche di coesione.
Sarà, dunque, attuata una profonda revisione della governance, un rafforzamento delle capacità amministrative dei soggetti che prenderanno parte all’attuazione degli obiettivi previsti da PNRR e PNC, nonché la semplificazione delle procedure relative agli stessi piani in esame, al fine di accelerarne e snellirne i processi.
Inoltre, ci sarà la messa in atto delle politiche di coesione, di quelle giovanili e della politica agricola. Il Ministro delegato, secondo quanto si legge dalla nota che è stata diramata dal governo in merito, assorbirà le funzioni già messe in atto dalla segreteria tecnica al fine di supportare le attività che saranno messe in atto, sul piano sociale, economico e territoriale.
Per quel che concerne la semplificazione, si punta a snellire le procedure legate alla realizzazione di opere pubbliche e degli appalti, dimezzando, nel contempo, anche i termini per l’esproprio e dell’elaborazione del parere da parte della Conferenza unificata per le opere previste dal piano nazionale che prevede un periodo di ripresa per l’intero paese.
Il Ministero della Difesa e l’Agenzia del Demanio potranno intervenire al fine di fornire alloggi universitari, nonché infrastrutture energetiche e sportive che fanno leva su fonti rinnovabili.
Procedure semplificate anche per quel che concerne l’acquisto di beni e servizi informatici e la realizzazione di infrastrutture per la banda ultralarga.
Interventi anche sul piano dell’edilizia scolastica, nonché per il cosiddetto “ritorno dei cervelli” in Italia, per i quali è previsto un esonero contributivo a favore delle imprese che intervengono al finanziamento delle borse di dottorato, assumendo personale con tale titolo di ricerca.
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