Scegliere, tra le poesie d’amore di Jacques Prévert, quelle più belle e romantiche non è un compito facile dato che il grande poeta francese, più volte definito il ‘cantore dell’amore’, ci ha lasciato una infinità di versi molti dei quali su tematiche amorose. Gran parte della sua produzione letteraria infatti, traduce in poesia un tema ben preciso: l’amore come unica salvezza del mondo. Un sentimento cantato in tutte le sue sfumature, dunque, quello che predomina nelle poesie di Prévert, concepite per essere lette con un linguaggio comprensibile a tutti (non a caso i suoi componimenti sono tra i più letti e recitati del mondo) puntando su spontaneità, ironia e giochi di parole. Nato a Neuilly-sur-Seine nel febbraio del 1900, Jacques Prévert è stato poeta ma anche sceneggiatore: dopo aver pubblicato le sue prime poesie agli inizi degli anni Trenta, (anche se il vero grande successo arriva nel ’46, quando pubblica Paroles, considerata la sua opera più famosa) si dedica al cinema e al teatro, scrivendo sceneggiature per grandi registi come Marcel Carné e Jean Renoir. Non solo. E’ stato autore anche di alcune canzoni (un esempio su tutti Les feuilles mortes, cantata da Yves Montand), imponendosi sulla scene lettteraria francese come un artista sensibile amato da tutti. Per molti la poesia d’amore s’identifica con Prévert, che canta l’amore in tutta la sua spontaneità e libero da ogni tipo di costrizione. In omaggio ad uno dei poeti più grandi del Novecento, dunque, abbiamo scelto di proporvi alcuni suoi versi: le poesie d’amore più belle di Jacques Prévert.
Le poesie d’amore di Jacques Prévert
Il mazzo di fiori
Che fai laggiu’ bambina
Con quei fiori appena colti
Che fai laggiu’ ragazza
Con quei fiori seccati fiori
Che fai laggiu’ bella donna
Con quei fiori che appassiscono
Che fai laggiu’ gia’ vecchia
Con quei fiori che muoiono
Aspetto il vincitore.
Mio malgrado…
Assunto mio malgrado nella fabbrica delle idee
mi sono rifiutato di timbrare il cartellino
Mobilitato altresì nell’esercito delle idee
ho disertato
Non ho mai capito granché
Non c’è mai granché
né piccolo che
C’è altro.
Altro
vuol dire che amo chi mi piace
e ció che faccio.
Il giardino
Mille anni e poi mille
Non possone bastare
Per dire
La microeternità
Di quando m’hai baciato
Di quando t’ho baciata
Un mattino nella luce dell’ inverno
Al Parc Montsouris a Parigi
A Parigi
Sulla terra
Sulla terra che è un astro.
Questo amore
Concludiamo la nostra breve selezione di poesie d’amore di Prévert con Questo amore che, oltre ad essere la sua opera più conosciuta, è anche tra le poesie d’amore più belle da dedicare, da Alda Merini a Pablo Neruda:
Questo amore
Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perchè noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso
negato dimenticato
Perchè noi l’abbiamo perseguitato ferito
calpestato ucciso negato
dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
E’ tuo
E’ mio
E’ stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l’estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarsi soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
Il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l’ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me e per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me per tutti gli altri
Che non conoscono
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciraci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci.