[didascalia fornitore=”ansa”]Neruda con la sua terza moglie, Matilde Urrutia, in uno scatto della fotografa argentina Sara Facio.[/didascalia]
Le poesie d’amore di Pablo Neruda (tra le quali abbiamo scelto, non senza difficoltà, le più belle e romantiche) sono tra le più amate delle letteratura mondiale: dolci, malinconiche e intime, rappresentano al meglio la personalità del loro autore, un poeta tra i più grandi della cultura latino-americana vincitore, nel 1971, del Nobel per la Letteratura. La vita di Pablo Neruda (è nato a Parral, in Cile, il 12 luglio del 1904) è stata appassionante e, al contempo, assai travagliata: nonostante il disappunto del padre di fronte alla sua passione per la letteratura, Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto (questo il suo nome all’anagrafe, cambiato in Pablo Neruda in omaggio allo scrittore ceco Jan Neruda) cominciò a pubblicare i suoi scritti fin dall’età di sedici anni, incoraggiato dalla professoressa-poetessa Gabriela Mistral che notò, fin da subito, una grande predispozione del giovane per la poesia. Accanto ad essa coltivò interesse anche per la politica, ricoprendo diversi ruoli diplomatici (fu console nel Sud-est asiatico, a Buenos Aires ed in Spagna) e subendo, a causa della sua manifesta adesione al comunismo, censure, persecuzioni e perfino l’esilio. Fu grande amico di Salvator Allende, che sostenene quando divenne il primo presidente socialista democraticamente eletto in Cile e in America Latina, e nel 1971 fu il terzo poeta sudamericano (dopo la Mistral e Miguel Ángel Asturias) a ricevere il Nobel per la Letteratura. Morì a Santiago del Cile il 23 settembre del ’73, mentre attendeva l’espatrio in Messico, dopo il colpo di Stato di Augusto Pinochet. Le cause ufficiali furono l’aggravarsi delle sue condizioni di salute, ma in molti sostengono, ancora oggi, che sia stato lo stesso dittatore ad ordinarne l’omicidio. Pablo Neruda è uno dei poeti più amati e rappresentativi del XX secolo e per ricordare i suoi versi e la sua straordinaria sensibilità, abbiamo scelto di proporvi alcune tra le sue poesie d’amore più belle. Eccole qui di seguito, le poesie d’amore più belle di Pablo Neruda.
Poesie d’amore di Pablo Neruda
Il tuo sorriso
Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l’aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l’acqua che d’improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d’argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d’aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Amore mio, nell’ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d’improvviso
vedi che il mio sangue macchina
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d’autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, delle strade
contorte dell’isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l’aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.
Sonetto XVII
Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l’ombra e l’anima.
T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.
T’amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
Se saprai starmi vicino
Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.
Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l’un l’altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perchè insieme è gioia…
Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.
Non t’amo come se fossi rosa di sale
Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, entro l’ombra e l’anima.
T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sè, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.
T’amo senza sapere come, nè quando nè da dove,
t’amo direttamente senza problemi nè orgoglio:
così ti amo perchè non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
Il bacio
Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sarò li
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni
Vorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito
per seguirti ovunque e amarti ogni istante
Se sei un sogno non svegliarmi
Vorrei vivere nel tuo respiro
Mentre ti guardo muoio per te
Il tuo sogno sarà di sognare me
Ti amo perché ti vedo riflessa
in tutto quello che c’è di bello
Dimmi dove sei stanotte
ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso
arrivare fino al cuore
Vorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amo
Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano
il tuo profumo!
Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi.