Quella dei politici gratis allo stadio è una polemica che ormai si trascina da anni e che a tutt’oggi non sembra trovare fine. Probabilmente, o meglio, sicuramente perché i numeri che riguardano tale fenomeno sono ancora piuttosto rilevanti, nonostante di recente siano state adottate nuove norme in merito. A tornare a far luce sulla questione è Il Corriere della Sera, che pubblica alcuni dati relativi al Comune di Milano e ai suoi consiglieri.
Stando a quanto scrive il quotidiano, i consiglieri comunali che frequenterebbero di più lo stadio Meazza di San Siro sarebbero quelli che appartengono a Lega e Forza Italia ma anche alla Lista civica del sindaco Beppe Sala. A quanto pare l’introduzione di nuove regole al Comune di Milano, avvenuta nel settembre scorso, non avrebbe poi tanto arginato il fenomeno. E in realtà, rispetto al passato, sembra essere stato eliminato soltanto l’automatismo nell’assegnazione dei tagliandi omaggio (ossia assegnazione automatica di due biglietti a partita per ciascun consigliere). Un cambiamento poco rilevante, se alla fine dei giochi soltanto sei consiglieri su ben quarantotto non avrebbero mai prenotato alcun biglietto per assistere gratis alle partite di calcio. Fra i sei che non l’hanno mai fatto ci sono tutti i consiglieri del Movimento Cinque Stelle e tre consiglieri del Partito Democratico. Oltre al sindaco Beppe Sala, che non ne ha mai fatto richiesta pur essendo molto tifoso dell’Inter.
A dispetto di coloro che non hanno mai usufruito della possibilità di accedere gratis allo stadio, all’interno del Comune di Milano vi sarebbero anche tredici consiglieri che invece non hanno mai perso una partita e che dal mese di settembre 2016 avrebbero sempre beneficiato di tale possibilità.
Politici gratis allo stadio: intervento del CONI nel 2013
Come abbiamo già avuto modo di ribadire, la polemica sui politici gratis allo stadio è piuttosto datata. Nel 2013, ossia quasi quattro anni fa, il CONI intervenne stabilendo che onorevoli e senatori non potessero avere più diritto ad ottenere tessere omaggio per accedere agli stadi di tutto il territorio nazionale, includendo in tale divieto anche lo stadio Olimpico di Roma. All’epoca il CONI motivò tale decisione con il fine di evitare strumentalizzazioni su favori e privilegi riservati ai Parlamentari della Repubblica.
Politici gratis allo stadio: polemica al Comune di Milano già nel 2011
Tornando al Comune di Milano, la polemica sull’assegnazione automatica dei biglietti ai consiglieri era iniziata già a partire dal 2011, quando il consigliere comunale Marco Cappato (dei Radicali) chiese maggiori spiegazioni in merito al destino dei biglietti che non venivano utilizzati e che venivano assegnati grazie ad una convenzione firmata tra Comune di Milano e società calcistiche nel 2000. Una questione che non riguardava soltanto le partite di calcio ma anche altri eventi, come i concerti ad esempio.
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