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Categories: Politica

Politici italiani gay dichiarati e sospetti: che male c’è in ogni caso?

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Chi sono i politici italiani gay dichiarati o sospetti? Chi tra gli esponenti del mondo politico italiano locale e nazionale ha avuto il coraggio di fare coming-out, affrontando il pregiudizio e dichiarando apertamente il proprio orientamento sessuale? Abbiamo provato a fare una lista dei politici gay famosi italiani non certo per ghettizzare, ma al contrario per sostenere il diritto alla libertà di essere di ogni individuo. Siamo infatti convinti che non ci sia nulla da vergognarsi a essere come si è, e anzi questo contributo che state leggendo è in un certo senso un invito agli esponenti politici italiani a dichiararsi, cioè a dichiarare la propria omosessualità, prima di tutto perché non c’è assolutamente niente di male e poi perché potrebbero dare l’esempio e aiutare la nostra società a diventare più matura, tollerante e aperta verso il prossimo. Quindi, cari politici italiani gay, ditelo senza timore! Saremo lieti di ampliare la nostra lista dei politici gay italiani dichiarati!

In testa alla lista non può non esserci Nichi Vendola, presidente di Sel che con il compagno Eddy Testa è diventato padre del piccolo Tobia Antonio, nato in California attraverso la pratica della maternità surrogata. (nella foto Vendola e Testa)

Un altro politico che ha usato la maternità surrogata per poter avere un figlio con il proprio compagno è stato il senatore Pd Sergio Lo Giudice, già attivista per i diritti LGBT e presidente onorario Arcigay. Il cofirmatario della legge Cirinnà insieme a Michele Giarratano hanno raccontato recentemente la loro storia d’amore a Le Iene (10 anni insieme, 4 e mezzo di matrimonio) e come sono diventati entrambi papà di Luca. Il bambino è nato dal seme di Michele fecondato in provetta con l’ovulo di una donatrice e poi portato in grembo da una mamma surrogata in California, dove la pratica è legalmente consentita e controllata. (nella foto da sinistra Michele Giarratano e Sergio Lo Giudice)

Non possiamo poi non ricordare Marco Pannella, il leader radicale scomparso il 19 maggio 2016 che più volte a dichiarato di avere avuto esperienze bisessuali: ”Ho amato uomini e donne. Ho avuto tre o quattro uomini che ho amato molto. Ma non c’è mai stata alcuna gelosia con lei (la compagna di sempre, Mirella Parachini, ndr). Potevamo avere, e avevamo, anche altre storie, ne parlavamo prima e durante, senza che nulla ci abbia potuto mai dividere”.

Altro politico italiano omosessuale dichiarato è Daniele Viotti del Partito Democratico, già attivista per i diritti civili, ha contribuito a fondare a Torino l’associazione Quore che si dedica alla promozione dell’uguaglianza della comunità LGBT e al contrasto dell’omofobia. Sul suo profilo Twitter si legge ‘‘Europarlamentare PD. Tre indizi fanno una prova: sono gay, del PD e interista. In questo ordine. RT is not endorsement. #nduma”.

Daniele Capezzone – già nel Partito Radicale e poi passato a Forza Italia – nel 2006, quando era presidente della commissione Attività produttive della Camera dichiarò di avere avuto delle esperienze bisessuali. In un’intervista ad Eva 3000 ripresa dal Corriere della Sera, Capezzone affermava di essere bisessuale, cosa che lo stesso politico ha in seguito provato a smentire, o comunque a tenere nascosta ”è una tempesta in un bicchier d’acqua, le mie relazioni sono affar mio” concluse ribadendo il concetto nel 2010 in un’ulteriore polemica sulla sua presunta bisessualità, in cui ha riaffermato che si tratta di argomenti che ”sono questioni private”.

Alessandro Cecchi Paone è uno dei personaggi pubblici gay dichiarati da tempo che nel 2004 è ”sceso in campo” facendo politica con il partito dell’ex Cavaliere Silvio Berlusconi (Forza Italia), ma non ha mai raggiunto successi rilevanti. Ha dichiarato la propria ‘omoaffettività‘ nel 2004, e la bisessualità poco dopo, prima del coming out gay: ”Vorrei il matrimonio tra omosessuali ma in Italia mi accontento anche delle unioni civili, come in Francia, mentre sono favorevole all’adozione del single anche gay. Il gay può convivere con chi gli pare. L’importante è che sia una persona affidabile. Sull’eutanasia ognuno deve essere libero di scegliere come e quando morire. E finalmente la Corte Costituzionale ha smontato la legge 40 sulla fecondazione assistita”.

Nel 2000 fu Alfonso Pecoraro Scanio, ex ministro dell’ambiente e leader de Sinistra Arcobaleno e Il sole che ride, che rispondendo alla domanda di una giornalista venne allo ‘scoperto’ manifestando la sua bisessualità. La domanda era la seguente: ”si dice che lei sia omosessuale. È vero?”, e la sua risposta fu: ”Sono contrario sia a una scelta di sola omosessualità che a una eterosessualità rigida, vecchio stile: io, per me, scelgo l’assoluta libertà sessuale… […] Certo, non vivrei con un uomo, però… La sessualità è importante, ma non è il problema centrale della mia vita. Per quanto riguarda il mio privato, ribadisco che considero qualsiasi scelta a senso unico un’autolimitazione. Né eterosessuale, né omosessuale […] Per fortuna sono cresciuto in una famiglia laica, cosa che mi ha consentito di non viverlo mai con un senso d’angoscia. Era capitato, era un’esperienza nuova, provavo attrazione per un ragazzo. Tutto qua”.

Paola Concia è una deputata del Partito Democratico, attivista per i diritti LGBT che dopo aver fatto coming out ha iniziato ad impegnarsi per i diritti civili di lesbiche, gay, bisessuali e transgender fino a diventare portavoce del tavolo nazionale LGBT del Pd. Nel 2008 incontra e si innamora della sua attuale compagna, Ricarda Trautmann, psicologa e criminologa tedesca, che ha sposato in Germania ad agosto del 2011. (nella foto da sinistra Ricarda e Paola Concia)

Andrea Catania, Assessore alla Cultura di Cinisello Balsamo, in provincia di Milano e interno al Partito Democratico, ha fatto coming out pubblicamente, nell’auditorium del Centro culturale, di fronte a più di duecento persone, durante l’inaugurazione della sezione della biblioteca a tematica LGBT. A proposito ha dichiarato ”Penso che il coming out sia un atto politico nella misura in cui chi fa politica dovrebbe dare l’esempio e quindi essere più trasparente possibile. È importante per dare un esempio a chi non riesce a esporsi, a chi si sente solo o ha paura della reazione degli altri”.

E anche se ora non è più nel mondo della politica ”ufficiale”, vogliamo concludere questo elenco con Vladimir Luxuria (nata donna nel corpo di un uomo, come lei stessa ha affermato), che con il Partito di Rifondazione Comunista è stata la prima persona transgender a essere eletta al parlamento di uno Stato europeo. Fu infatti deputata della XV Legislatura, durante il Governo Prodi II.

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

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