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Polizia di Stato, tutte le celebrazioni per i suoi 171 anni

Oggi per la Polizia di Stato è un giorno importantissimo: è infatti la sua festa, il suo compleanno. Sono trascorsi esattamente 171 anni dalla sua fondazione e per festeggiare questa data ci saranno diverse celebrazioni.

Polizia di Stato – Nanopress.it

La Polizia di Stato compie 171 anni. Per celebrare questo traguardo importantissimo, però, non può tralasciare nulla e nessuno: ecco perché, nell’ambito dei festeggiamenti, rientrano anche le commemorazioni degli esponenti morti mentre prestavano servizio e le premiazioni dei più meritevoli.

I 171 anni della Polizia di Stato

“Al centro del nostro agire quotidiano c’è quello che c’era il giorno della nostra fondazione: il cittadino con i suoi bisogni e aspettative, con le sue difficolta e con la sua voglia di partecipazione ai destini del nostro Paese. L’essenza della Polizia di Stato e il servizio”: queste la parole di Lamberto Giannini, il capo della Polizia di Stato. Sia chiaro: arrivano oggi per un motivo ben preciso: oggi è un giorno particolare, non è uno dei tanti. Oggi si celebrano 171 anni dalla sua fondazione.

C’è da dire che oggi gli esponenti di questo corpo sono quasi 100mila (parliamo di 98.618 persone per essere precisi), ma attualmente questo numero sembra essere destinato a crescere sempre di più. Basti pensare che solo pochi mesi fa è stata autorizzata l’assunzione di più di 4.045 persone.

In ogni caso, sempre oggi si celebrano i 120 anni della Polizia Scientifica, un’articolazione specializzata nelle investigazioni tecniche e scientifiche nei campi della chimica, biologia e della fisica, e nell’ausilio tecnico per le investigazioni tradizionali e i 100 anni dell’Interpol, l’organizzazione internazionale dedita alla cooperazione di polizia e al contrasto del crimine internazionale.

Comunque questa è “una giornata volta a sugellare l’orgoglio ed il senso di appartenenza che accumunano le donne e gli uomini della Polizia di Stato il cui lavoro quotidiano si proietta tra la gente. (…) “Un percorso durante il quale la Polizia è cambiata, si è evoluta insieme alla società, è migliorata senza perdere mai di vista il suo obiettivo più profondo: essere al servizio delle istituzioni democratiche e dei cittadini, in particolare quelli più fragili. Un obiettivo riassunto nel motto “Esserci Sempre”.

Esserci sempre quindi, a servizio del cittadino, dei suoi bisogni, delle sue necessità. Perché Polizia negli anni è stata sempre sinonimo di sicurezza, di protezione, di cura (al netto delle polemiche sorte contro alcuni esponenti, ma non è questa la seda adatta per parlarne).

Polizia di Stato – Nanopress.it

Anzi, in alcuni casi, pur di esserci, nel vero senso della parola, alcuni poliziotti sono arrivati addirittura a perdere la vita per preservare quella altrui. Ecco perché proprio oggi, in questo giorno così importante, nell’ambito della celebrazione di questo anniversario il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, e Giannini ricorderanno gli esponenti deceduti per salvare la vita altrui, deponendo una corona di fiori nel Sacrario.

Le celebrazioni

In concomitanza, inizierà anche la cerimonia di “premiazione” dei poliziotti più meritevoli: dalle ore 11 in poi, infatti, riceveranno le medaglie d’oro al valor civile e al merito civile, alla presenza del presidente del Senato, Ignazio La Russa. Tra questi non possiamo non citare anche Domenico Zorzino, deceduto il 3 marzo mentre stava tentando di trarre in salvo un uomo finito con la propria auto in un canale di Anguillara Veneta.

Come ha affermato lo stesso Giannini, “Domenico era uno di noi. Un fratello, un amico, un collega, un vero professionista della sicurezza. L’assistente capo coordinatore  Zorzino lo è stato in quella drammatica giornata del 3 marzo, lasciandoci senza parole, segnando il nostro cammino e quello di tutta la Polizia di Stato. Lo ha fatto con un gesto, tanto semplice e umile, quanto nobile e prezioso. Domenico, provando a salvare un anziano automobilista, senza preoccuparsi della propria incolumità, con un abbraccio senza tempo, che rimarrà per sempre nella memoria collettiva di tutti noi, si è donato all’uomo che ha provato a salvare. Non ha esitato a sacrificare la propria vita, i propri affetti, tutto ciò che aveva costruito, per soccorrere un cittadino in difficoltà, anteponendo l’altro a sé stesso. Questo gesto ci segna e ci stimola, con forza dirompente, alla riflessione e ci ricorda la vera essenza della nostra mission. L’essenza della Polizia di Stato è il servizio. Un concetto semplice ma di enorme bellezza, ovvero agire, servire e farlo, se necessario, fino all’estremo sacrificio”.

E questo, secondo il Capo della Polizia di Stato, è il monito che Zorzino ha lasciato a sua moglie Sabina e al loro figlio, Tommaso, ma anche a tutti i suoi colleghi, che ogni giorno portano avanti il loro lavoro con estrema dedizione.

In ogni caso, la Polizia di Stato assicurerà il servizio di guardia d’onore al Palazzo del Quirinale. Oggi, alle ore 16:00 darà infatti il cambio ai Granatieri di Sardegna, per poi lasciare il posto alla Banda Musicale della Polizia di Stato, che farà un omaggio a Ennio Morricone, scomparso quasi tre anni fa.

Ma non finisce qui, perché anche quest’anno ci sarà un altro omaggio, da parte dei maestri infioratori del Comune di Genzano di Roma. Per l’occasione, questi hanno posto sei quadri in cinque luoghi iconici di Roma e cioè Piazza di Spagna, Terrazza del Pincio, Piazza dell’Opera, Trinità dei Monti e Piazza Viminale. La prima location poi sarà arricchita ulteriormente anche dalla presenza dei veicoli storici – che provengono dal Museo delle auto della Polizia di Stato – e a quella di un’autoemoteca per la raccolta straordinaria del sangue promossa dall’Associazione DonatoriNati.

Infine quest’anno Sergio Mattarella ha assegnato proprio alla bandiera della Polizia di Stato la medaglia d’oro al valor civile per il lavoro svolto dai vari Reparti Mobili, che “concorrono alla gestione dell’ordine e del soccorso pubblico, garantendo il libero esercizio dei diritti e delle libertà, a tutela della sicurezza dei cittadini e delle Istituzioni della Repubblica”.

Anna Gaia Cavallo

Mi chiamo Anna Gaia Cavallo, ho 30 anni, sono nata a Salerno e lì ho vissuto fino ai miei 18 anni. Poi il viaggio verso Siena per l'università, la laurea in economia e gestione d'impresa e poi il ritorno nella mia città natale. Qui, dopo un anno di lavoro nel settore economico, ho capito che non era questa la strada giusta per me e ho deciso di seguire quella che era sempre stata la mia più grande passione fin da piccola: la scrittura. A quel punto ho lasciato tutto quello che avevo costruito nei sei anni precedenti e ho intrapreso un altro percorso, quello che mi ha portato a diventare giornalista. Iscritta all'albo dei pubblicisti della Campania dal 2019, dopo aver attraversato diversi mondi, sono approdata sul pianeta Nanopress nel 2022 come editor e qui amo occuparmi di cronaca e attualità, ma quando mi capita di scrivere di musica raggiungo il massimo del piacere.

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