Tragedia a Siracusa, dove un agente della Polizia di Stato si è tolto la vita con la pistola d’ordinanza. Si tratta del terzo caso nella città siciliana che ha per protagonista un appartenente alle forze dell’ordine. L’uomo si è ucciso poco distante dalla propria abitazione e non pare aver lasciato messaggi.
Un agente della Polizia di Stato di Siracusa si è ucciso il 15 luglio scorso con un colpo della sua pistola d’ordinanza. Si tratta del terzo caso di questo tipo che vede per protagonista un appartenente alle forze dell’ordine, un poliziotto, della città siciliana nel corso di questo ultimo mese. Il Nuovo Sindacato dei Carabinieri Sicilia aveva chiesto da tempo l’istituzione di un osservatorio permanente per contrastare questa tragica tendenza. Tra i motivi scatenanti simili azioni, per il sindacato, lo stress e la disperazione nel vivere situazioni già traumatiche da affrontare.
Ha usato la sua pistola di ordinanza, per togliersi la vita, il poliziotto di 38 anni che sabato 15 luglio si è sparato un colpo mentre si trovava per strada vicino alla sua abitazione privata a Siracusa. La sua è la terza morte di questo tipo che coinvolge un’appartenente alle forze dell’ordine della Polizia di Stato nel giro di un mese nella città sicula.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri Sicilia da tempo aveva chiesto che venisse instituito un osservatorio particolare su questo tragico trend che da tempo affligge i lavoratori delle forze dell’ordine.
Il caso dell’agente 38enne non è l’unico, infatti, che affligge la città di Siracusa, nel quale si stanno presentando diversi casi simili. Il sindacato ha sottolineato come a spingere verso un gesto tatto estremo, sia lo stress e la fatica anche mentale alla quale sono sottoposti i poliziotti, che si trovano ad avere a che fare con casi spesso difficili da gestire psicologicamente e per i quali dovrebbero avere l’aiuto necessario.
Il caso del poliziotto uccisosi lo scorso 15 luglio è il terzo che accade nella città di Siracusa da un mese a questa parte. Il 15 giugno un suo collega 42enne, sempre utilizzando l’arma di ordinanza, si era tolto la vita mentre si trovava all’interno dei locali della Questura.
Prima ancora, un altro poliziotto aveva deciso di suicidarsi nella sua abitazione in zona Ognina dopo aver finito un turno di lavoro, impiccandosi. Una serie di decessi che preoccupano molto le sigle sindacali di categoria, che chiedono venga posto un rimedio a questa “strage” silenziosa ma inesorabile.
Ora, ad occuparsi della sua vicenda, e cercare di ricostruire cosa possa averlo spinto al gesto estremo, saranno proprio i suoi stessi colleghi della Questura di Siracusa, dove lavorava nel reparto volanti. Stando ad alcune testimonianze, l’uomo non aveva dato cenni di squilibrio o non avrebbe confessato a nessuno le sue intenzioni di farla finita. Resta quindi ancora il dubbio su cosa possa essere accaduto sabato sera per spingerlo a rivolgere l’arma da fuoco contro se stesso e porre fine alla sua vita.
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