Aggiornamenti dalla Polonia, dopo l’incidente avvenuto ieri sera, le massime autorità mondiali si sono riunite per capire la natura dell’accaduto e prendere delle decisioni in merito. Le notizie che emergono mostrano un quadro differente da quello prospettato inizialmente.
Subito dopo le due esplosioni avvenute nel villaggio di Przewodów, la notizia lanciata da una radio polacca parlava di due missili russi e i media hanno subito pensato ad un possibile attacco di Mosca. È scattata l’allerta internazionale in quanto la Polonia fa parte del patto Nato. L’attacco ha provocato due vittime e messo in allerta in primis la Polonia stessa che ha allertato immediatamente l’esercito ma anche il resto del mondo. Poco dopo la notizia sono emersi dubbi in merito alla provenienza dei missili e Mosca ha immediatamente respinto le accuse. Oggi a Bruxelles si è tenuto il vertice di sicurezza per valutare la situazione e sono emersi particolari differenti da quelli riportati dai media.
Przewodów, esplosioni e reazioni iniziali
Le due esplosioni avvenute ieri in Polonia hanno prospettato l’idea di un conflitto mondiale e i capi di Stato si sono immediatamente consultati per apprendere esattamente che cosa fosse accaduto.
Se subito sembrava quasi scontato si trattasse di un attacco russo, poco dopo però, lo stesso attacco è stato messo in dubbio prima dagli Stati Uniti e successivamente dalle altre autorità mondiali. Biden è stato il primo ad esprimere perplessità riguardo al fatto che i due missili fossero di provenienza russa. Nonostante ciò le nazioni Nato hanno confermato il loro sostegno sia all’Ucraina che alla Polonia e nel caso le verifiche avessero portato alla luce fatti concreti provenienti dalla Russia si sarebbero mosse di conseguenza.
Il Presidente polacco ha dichiarato che prima di lanciare accuse avrebbe effettuato le verifiche del caso e soltanto dopo avrebbe espresso il proprio parere e le proprie richieste.
Questa mattina si è tenuto il consiglio di sicurezza che ha portato alla luce un quadro differente da quello immaginato inizialmente.
Polonia, ultimi aggiornamenti
Dopo le due esplosioni in Polonia, avvenute nella serata di ieri, si sono tenute tutta notte consultazioni e verifiche per cercare di far luce sull’accaduto e sono arrivati aggiornamenti. Il primo a comunicare all’interno del G7 che si era, probabilmente, trattato di un missile antiaereo di Kiev e stato Biden.
La Polonia ha poi dichiarato ufficialmente che non sono state trovate prove del fatto che si potesse ricondurre l’accaduto ad un attacco russo.
Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha dichiarato dopo Il consiglio del nord Atlantico: “Stiamo valutando la nostra presenza nella parte est dell’Alleanza. Abbiamo già aumentato in maniera significativa anche la difesa aerea di queste regioni. Dobbiamo valutare attentamente la minaccia verso i Paesi Nato, adottando decisioni per una presenza a lungo termine nella zona est dell’Alleanza”.
Successivamente però è arrivata la conferma dai membri nKato che non sarebbe stata istituita una No Fly Zone in quanto la NATO non è parte integrante del conflitto in Ucraina.
La posizione dell’alleanza nord Atlantica rimane pienamente a favore dell’ucraina e del suo popolo e lo stesso stoltenberg conferma il massimo impegno nell’aiutare l’Ucraina ha difendersi.
La Russia, in tutto ciò, ha precisato che il governo polacco avrebbe potuto dichiarare immediatamente che si poteva trattate di un errore delle forze ucraine. Questo sopratutto alla luce dei resti rinvenuti nella zona, che non sono assolutamente riconducibili a forniture russe.
Mosca ha inoltre affermato di aver apprezzato la reazione degli Stati Uniti durante le fasi di verifica dove Biden ha preferito essere cauto e rilasciare informazioni soltanto successivamente.
La condanna globale al conflitto rimane ovviamente in essere e molte autorità, tra cui Meloni, hanno dichiarato che se non ci fosse stata la guerra Russia Ucraina questo incidente non sarebbe mai avvenuto.