Nel cuore della Danimarca, a Renders, è stata varata una legge che prevede l’utilizzo di carne di maiale, nelle mense delle scuole e degli asili nido.
E così, anche nella civilissima Danimarca iniziano a emergere alcuni effetti collaterali di quella che possiamo chiamare un’immigrazione di massa senza precedenti, nella storia recente.
Nel Comune di Renders, le polpette di maiale, piatto tipico della tradizione, sono diventate obbligatorie per tutti i bambini, indipendentemente dalla loro religione.
E se da un lato potrebbe sembrare una notizia irrilevante, dall’altro, analizzandola nel dettaglio, assume un valore notevole: la decisione di rendere obbligatoria l’assunzione di carne di maiale negli asili e nelle scuole ha il fine di mantenere intatte le tradizioni della Danimarca.
C’è chi ha appellato la decisione come razzista nei confronti delle migliaia di profughi presenti sul territorio e chi invece la ritiene una presa di posizione di buon senso.
L’idea di questa insolita legge è nata dalla mente di Frank Norgatd, consigliere comunale del partito di destra danese. La normativa prevede:
‘Onde limitare l’affluenza è l’influenza degli immigrati, ogni residente o ospite di questa città deve mangiare carne di maiale. Vogliamo che i bambini nati in Danimarca possano nutrirsi del nostro piatto nazionale anche in futuro, preservando così l’identità del cibo danese. E non solo. Cibo significa cultura e senso nazionale, messo in pericolo e discussione dai migranti’.
E’ chiaro che il provvedimento va a colpire direttamente tutti quei migranti di fede islamica, che negli ultimi mesi hanno raggiunto la Danimarca e che per fede religiosa non possono assolutamente nutrirsi di carne di maiale.
Ovviamente la proposta non ha incontrato il consenso di tutto il mondo politico, Mogens Niholm, rappresentante dei social liberali di Randers, ha infatti dichiarato:
‘Mi auguro che nelle scuole i consigli dei genitori non applicheranno alla lettera il provvedimento’.