Barbara D’Urso ha ospitato a Pomeriggio 5 Sylvie Lubamba, tornata libera dopo quasi quattro anni di carcere a Rebibbia. La showgirl di origini congolesi, infatti, era stata arrestata nel 2014 per aver rubato soldi utilizzando carte di credito di sconosciuti o suoi amici. Nel salotto di Canale 5, quindi, la Lubamba ha spiegato quali tecniche usava per derubare definendo quei periodi ‘due anni di follia’.
Con estrema tranquillità e serenità, Sylvie Lubamba ha spiegato ai microfoni di Pomeriggio 5 cosa è accaduto prima dell’arresto da parte della polizia di Milano. ‘Si parla di sedici anni fa’ – ha specificato la showgirl, che ha approfittato della disponibilità di Barbara D’Urso per fare delle rettifiche in merito al suo caso: ‘Sono stata condannata e sette anni e due mesi, poi grazie alla buona condotta e a due camere di consiglio che sono andate bene […] ho scontato tre anni e quattro mesi’ – ha chiarito la Lubamba, dichiarando di essere finita in carcere per una sua trascuratezza – ‘Per 12 anni mi arrivavano le notifiche a casa e io non le guardavo, le gettavo in un angolo. Non ho mai contattato un avvocato d’ufficio e alcune sentenze sono andate avanti’.
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Pur essendo stata condannata a più di sette anni di carcere per una sua trascuratezza, Sylvie Lubamba ha ammesso di essere colpevole del reato che le è stato imputato.
Per anni, infatti, la congolese ha usufruito dei numeri di carte di credito di persone che non erano sue amiche e con le quali trascorreva le serate nei locali.
Ma qual era la tecnica usata da Sylvie per derubare gli sconosciuti? ‘Prendevo il numero della carta di credito e la scadenza e usufruivo dei pagamenti di sconosciuti’ – ha spiegato, sottolineando di aver commesso i reati prima di iniziare a lavorare nello show di Piero Chiambretti.
‘Dal 2002 al 2004 ho vissuto due anni di follia’ – ha ammesso la ex showgirl, spiegando nel dettaglio come riusciva ad usufruire del denaro altrui.
‘Venivo invitata ad esempio ad una festa in un locale […] Si beveva champagne e quando il titolare del tavolo pagava spesso dimenticava di mettere in tasca lo scontrino’ – ha ricordato la Lubamba – ‘Allora a fine serata lo prendevo io, lo accartocciavo e lo nascondevo nel reggiseno. Poi in camera usavo i numeri delle carte di credito e le scadenze’.
Ma cosa faceva Sylvie Lubamba con i soldi rubati agli sconosciuti? Oltre a spenderli in acquisti online per viaggi, vacanze e alberghi, la congolese ha ricordato di aver regalato una vacanza a tutta la sua famiglia con il primo bottino.
Ad oggi, però, non è noto l’ammontare del denaro di cui si è appropriata indebitamente Sylvie che, candidamente, ha ammesso di non aver mai fatto una stima dell’incasso.
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