Photo by WolfgangRieger/CC BY
La festa degli innamorati tra gli scavi di Pompei dove, per un lungo weekend, riaprirà al pubblico la Domus dei Casti Amanti: dall’11 al 14 febbraio 2017, infatti, sarà possibile visitare questa splendida struttura prima dell’inizio del grande restauro che, fino al 2020 circa, interesserà tutta l’area circostante. La dimora, infatti, fa parte di un complesso ben più ampio – all’incirca mille e cinquecento metri quadri – un’unica grande insula che comprende, oltre alla Casa dei Casti Amanti, anche alcune botteghe e la Domus dei Pittori al Lavoro. L’eccezionale apertura per San Valentino precede il lungo – ed importante – restauro che, da qui ai prossimi tre anni, interesserà l’intera struttura, per un lavoro complesso di riconfigurazione allo scopo di (ri)valorizzare tutta l’area interessata.
San Valentino all’insegna dell’arte, dunque, grazie ad un progetto della Sovrintendenza che ha deciso di aprire, in via del tutto eccezionale, la suggestiva Domus dei Casti Amanti di Pompei. La casa, che deve il suo nome ad uno dei quadretti che decorano il triclinio – in cui un uomo e una donna si scambiano un bacio innocente – fu aperta, per la prima volta, nel 2010, per essere successivamente richiusa dopo soli otto mesi di apertura.
La Domus dei Casti Amanti fa parte, come dicevamo, di un complesso archeologico ben più ampio: situata su via dell’Abbondanza, nel cuore degli scavi di Pompei, era l’abitazione di un ricco panettiere distrutta, nel 79 d.C., dalla tremenda eruzione del Vesuvio. All’interno della casa sono ancora ben visibili il forno del panificio (magnificamente conservato), le macine, due stalle e perfino i resti di alcuni animali. Per questo, costituisce una preziosissima testimonianza della vita quotidiana della città prima dei tragici eventi del 79, quando erano in corso i lavori di risistemazione della rete idraulica e di rifacimento – nella Casa dei Pittori al Lavoro – delle decorazioni paretiali. I quadretti lasciati incompleti, e le numerose coppe ancora piene di pigmenti colorati, testimoniano l’abbandono repentino dei lavori.
Uno dei dipinti più interessanti è proprio quello che dà il nome alla casa e che raffigura un uomo dalla carnagione bruna che, durante un sontuoso banchetto, bacia una donna distesa al suo fianco. Non si sa chi siano i protagonisti del romantico quadretto, forse uno schiavo che ha conquistato lo status di uomo libero o forse il ricco proprietario della villa. Ad ogni modo, il bacio tra i due è talmente romantico che ha dato il nome all’intera struttura.
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Per tutto il lungo weekend di San Valentino, dunque, i visitatori potranno ammirare, per pochi giorni, la splendida Domus dei Casti Amanti di Pompei, entrando in gruppi di massimo 20 persone e senza obbligo di prenotazione. Un eventi quasi unico, considerato che la casa fu aperta per pochissimo solo nel 2010, insieme alla casa di Giulio Polibio, anch’essa al centro del restauro che interesserà tutta l’area per i prossimi tre anni.
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