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Apparteneva a Lucio Cecilio Giocondo, ricco banchiere di Pompei, la dimora ricostruita in 3D che riproduce un’antica casa patrizia sepolta durante l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Il progetto, che ha permesso una riproduzione tridimensionale del tutto fedele alla casa originaria, è stato condotto da un gruppo di studiosi internazionali, coordinati da Anne-Marie Leander Touati, docente di Archeologia Classica all’Università svedese di Lund, in collaborazione con Nicolò Dell’Unto, archeologo digitale e Daniele Ferdani, ricercatore all’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Un’eccezionale ricostruzione in 3D permette di ammirare lo sfarzo di un’antica casa di Pompei, poco prima che fosse distrutta dall’eruzione del Vesuvio. Il progetto, avviato nel 2000 dall’Istituto Svedese di Roma, è stato realizzato scansionando l’intera area della casa, che è stata poi riprodotta in diversi modelli in 3D. Grazie ad un lungo lavoro di ricerca, e alla collaborazione tra l’Istituto di Archeologia e di Storia Antica dell’Università di Lund e l’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione di Pisa, la ricostruzione è stata completata, permettendo una suggestiva visita virtuale tra i marmi e i magnifici mosaici che decorano la casa.
La struttura, fedelmente riprodotta in 3D, riflette lo sfarzo che circondava i nobili e i patrizi dell’epoca: Lucio Cecilio era uno di loro e la sua villa, costruita tra la fine del III secolo e i gli inizi del II d.C., rappresenta perfettamente il modo in cui venivano decorati gli ambienti pompeiani prima della catastrofe del 79.
Grazie a questo progetto, dunque, concepito ‘combinando le nuove tecnologie con i metodi più tradizionali, ha spiegato Niccolò Dell’Unto, possiamo descrivere in maggior dettaglio Pompei e in modo più accurato di quanto possibile in precedenza’. La ricerca, infatti, fa parte di un lavoro ben più ampio, uno studio dell’intera città per comprenderne meglio le abitudini e la vita prima dell’eruzione. Dalla ricerca sul sistema idrico, ad esempio, è emerso che gli abitanti, i ristoratori e i rivenditori si appoggiavano alle ricche famiglie per avere l’acqua necessaria per vivere, problema risolto con la costruzione di un acquedotto realizzato poco prima che il Vesuvio di risvegliasse.
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