Ancora si scava sotto al ponte Morandi di Genova in attesa del recupero dei corpi dei dispersi nel crollo, ma buona parte delle famiglie delle vittime rifiutano i funerali di Stato. Solo 14 su 38 per il momento hanno accettato, i familiari di altre 17 vittime hanno deciso invece di celebrare funerali privati, 7 devono ancora decidere.
Tra chi ha rifiutato i funerali di Stato ci sono i familiari dei quattro ragazzi di Torre del Greco che stavano andando in vacanza: “È lo Stato che ha causato questo – ha detto irata Nunzia, la madre di Gerardo Esposito, come riporta La Stampa – non si devono permettere di farsi vedere: la passerelle dei politici è stata vergognosa. Mio figlio non diventerà un numero nell’elenco dei morti causati dalle inadempienze italiane, farò in modo che ci sia giustizia per lui e per gli altri: non dobbiamo dimenticare. Non vogliamo un funerale farsa, ma una cerimonia a casa, nella nostra chiesa a Torre del Greco. È un dolore privato, non servono le passerelle. Da oggi inizia la nostra guerra per la giustizia, per la verità: non deve accadere più”.
Niente funerali di Stato, dunque, per i giovani di Torre del Greco morti nel crollo del ponte Morandi a Genova. La funzione religiosa per i quattro ragazzi sarà celebrata venerdì pomeriggio nella basilica di Santa Croce, come chiesto dai familiari.
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