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Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, torna sulla questione del ritiro della concessione ad Autostrade. Intervistato dal Corriere della Sera, il vicepremier leghista abbassa i toni rispetto ai pentastellati Toninelli e Di Maio facendo intendere che la posizione del governo sta mutando aprendo a un dialogo con Autostrade per vedere quanto la società sia disposta a investire per l’emergenza Ponte di Genova e in generale per la messa in sicurezza della rete autostradale. “Non è il momento di parlare di ritiro concessioni, faremo il punto settimana prossima, prima vediamo cosa succede”, ha sostenuto il leader della Lega, “Prima facciamo una verifica su quanti miliardi sono disposti a investire non nei prossimi anni, come da programmi che a questo punto appaiono obsoleti, ma nei prossimi mesi”, ha sottolineato Salvini.
“Mi attendo che nelle prossime ore, ci sia un massiccio impegno finanziario sulla città di Genova e che nei prossimi giorni si accetti di ridiscutere di tutti gli investimenti programmati”, ha detto Salvini al Corriere indicando l’attesa di decine di milioni di euro che vengano messi a disposizione per familiari vittime e ricostruzione.
Ma il leader M5S, Luigi Di Maio tira dritto: “Nessuna frenata. La nostra intenzione è revocare le concessioni. Chi non vuole farlo, dovrà passare sul mio cadavere” dichiara su La7 il vicepremier pentastellato. “Io personalmente ho tutti gli indizi del caso per dire: quelle concessioni incominciamo a eliminarle”, prosegue il ministro del Lavoro: “Non solo utilizzeremo la procedura per revocare le concessioni, ma useremo anche la multa da 150 milioni. Se faranno ricorso, ci vedremo in tribunale”. Ma chi gestirà le concessioni? “Adesso valutiamo… Ma lo può fare lo Stato” risponde Di Maio, assicurando che “tutti i contratti autostradali saranno desecretati”.
Ad ogni modo Danilo Toninelli, ministro dei Trasporti, parla di “eventuale” revoca nel post su Facebook dove annuncia la costituzione di una commissione ispettiva di esperti del ministero delle Infrastrutture chiamata ad accertare le cause del crollo del ponte Morandi: “Domani mattina – scrive Toninelli – gli esperti saranno sul luogo del crollo del ponte Morandi per i primi accertamenti. L’esito del loro lavoro, che dovrà arrivare entro un mese, entrerà nella procedura di un’eventuale revoca della concessione ad autostrade per l’italia”. Un’eventuale revoca, quindi.
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