Domani la manifestazione della Lega a Pontida. Ai nastri di partenza oggi mille giovani in arrivo da tutta Italia, con le delegazioni di Piemonte, Lombardia e Veneto tra i più attivi, che durante il corteo hanno intonato cori come “Piemonte libero” e “More freedom for Lombardia”. Ospite speciale domani Marine Le Pen. Matteo Salvini parla ai giovani: droga, immigrazione e omaggi a Umberto Bossi.
Inizia con i giovani Pontida 2023. L’evento della Lega partirà domani, ufficialmente, mentre oggi Matteo Salvini ha già fornito qualche spunto. L’omaggio a Bossi, l’emergenza immigrazione, la questione delle droga e dei giovani e l’Europa come chiave viste le elezioni europee e i difficili incastri nei giochi della destra e delle alleanze. Presente come ospite nei prossimi giorni anche Marine Le Pen. Cori durante i cortei delle delegazioni lombarde, venete e piemontesi: “More freedom for Lombardia” e “Piemonte libero“. Nel cuore del quartier generale per antonomasia della Lega il via alla campagna elettorale per le Europee.
Anche Luca Toccanili, coordinatore del movimento giovanile della Lega punta l’obiettivo alle elezioni Europee. Oggi a Pontida primo assaggio dell’evento clou della Lega, con tantissimi giovani presenti. Circa mille, alla vigilia della manifestazione, che hanno dato all’assemblea denominata “Liberi e identitari”. Ancora Toccanili ha parlato di grande entusiasmo, visto che era da quattro anni che sul pratone non arrivavano i giovani della Lega: “Verranno mille ragazzi da tutta Italia. Credo che sia un segnale importante del senso di comunità che siamo riusciti a creare in questi anni come movimento”. Il coordinatore di Lega Giovani guarda soprattutto alle Europee, dicendo che da questo palco verrà lanciato il messaggio di campagna elettorale per “il futuro dei nostri giovani“.
Quello che si appresta a cominciare sembra proprio uno dei raduni della Lega più intensi degli ultimi anni. Manifestanti invocano Bossi, rievocano vecchi slogan come “Salvini premier” e da qualche parte si legge anche “repubblica indipendente federale” insieme a “autonomia subito”.
Arrivano in questo contesto le delegazioni giovanili della Lombardia, del Piemonte e dal Veneto, che hanno sfilato in un corteo a Pontida prima delle assemblee. La richiesta da parte di queste ultime è stata piuttosto eloquente di autonomia, tra slogan come “more freedom for Lombardia” e altri motti. Così come non lascia interpretazioni la scritta posta su cartelloni e striscioni alla testa del corteo in sfilata da parte della delegazione del Piemonte. I giovani piemontesi hanno chiesto direttamente “Autonomia o elezioni“, mentre sfilavano al coro di “Piemunt libero“. Al grido di “secessione” quelli del Veneto, che non si sono risparmiati qualche “Chi non salta comunista è”. Tre regioni diverse che chiedono libertà e autonomia al loro leader, ministro della Repubblica Italia che compone il Governo, Matteo Salvini, salutato e accolto al palco al coro “C’è solo un capitano”.
Il pre Pontida come è stato ribattezzato ha scaldato bene la piazza ai prossimi giorni, aprendo la serie di assemblee e incontri in una tensostruttura, aspettando l’inizio ufficiale che invece avverrà come da tradizione domattina. E alle nuove leve si è rivolto infine dunque Salvini, il quale ha parlato nel pomeriggio intorno alle 16:00. Diversi i temi trattati, da quello dell’immigrazione, quello della responsabilità del governo Meloni, della premier stessa e della droga.
Tanti i punti che attendono a partire da domani la Lega sul pratone di Pontida. Il leader del Carroccio è già carico e ha scaldato i motori nel pomeriggio di oggi accogliendo i giovani, parlando loro di alcuni temi scottanti tra cui quello della droga, del Governo Meloni, omaggiando Bossi, e sfiorando anche l’immigrazione.
L’emergenza immigrazione nel 2023 ha avvolto l’esecutivo di centrodestra, e adesso in molti stanno puntigliosamente ricordando come veniva trattata la questione – a suon di tweet – quando sui banchi dell’opposizione c’erano proprio Matteo Salvini e Giorgia Meloni. L’immigrazione e l’emergenza sbarchi che ha raggiunto livelli di allerta mai visti prima nelle ultime ore, l’hotspot di Lampedusa è al collasso e le tensioni sono continue. Eppure Salvini svia, parlando di difesa dei confini sacra: “La difesa dei confini e della sicurezza è un sacro dovere, non è un capriccio della Lega: è qualcosa su cui stiamo lavorando in totale sintonia con il governo“. Poi “il capitano” parla di Marine Le Pen, che sarà una degli ospiti – sempre per rimanere in tema Europee – dicendo che anche il suo incontro e la sua accoglienza saranno “parte dello stesso obiettivo” (di difendere i confini?).
La tenuta dell’esecutivo scalda l’orgoglio di Salvini poi, che ci tiene a sottolineare come il governo andrà avanti per i cinque anni che gli italiani “ci hanno chiesto” e non per un minuto di mento: “Giorgia sta facendo miracoli, di più a livello internazionale credo sia difficile fare. Ma dobbiamo attrezzarci se il governo europeo si è voltato dall’altra parte“.
C’è tempo anche per un omaggio a Umberto Bossi, dopo l’invito ai giovani di non cedere a nessuna droga: “Non esiste alcun diritto a stroncarsi di droga, la droga è morte, è merda” dice Salvini, che poi parla del fondatore della Lega dipingendolo come un uomo geniale: “L’Europa dei popoli e delle nazioni è stata una geniale intuizione di quel grande uomo che si chiama Umberto Bossi, grazie al quale siamo qua. Un’Europa libera e fondata sul lavoro, sull’identità, sulla famiglia, sulle tradizioni, sulla difesa dei confini e della sicurezza, che sono è sacro dovere e non è un capriccio della Lega“.
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