Nuova operazione della Guarda di Finanza al porto di Catania, dove sono stati sequestrati 110 chili di cocaina.
La droga si trovava in alcuni container appena arrivati dal Sudamerica, a bordo di una motonave adibita al trasporto di frutta tropicale dall’Ecuador.
Dopo i 36 arresti effettuati nella zona di Gioia Tauro in merito allo spaccio internazionale di droga, un altro maxi blitz ha interessato il porto di Catania.
La Guardia di Finanza ha effettuato dei controlli su alcuni container provenienti dal Sud America, i quali contenevano della frutta ma anche molto di più.
In questi sono stati infatti trovati 110 chili di cocaina che sono stati sequestrati per ulteriori indagini.
La cocaina era stata posizionata sotto il tetto dei container, proprio all’interno della coibentazione di queste celle frigorifere che trasportavano frutta dall’Ecuador ed erano appena giunte nel porto etneo a bordo di una motonave.
Le successive attività di analisi da parte dei finanzieri hanno consentito di accertare che la droga in questione ha una purezza dell’80% e per questo motivo, la vendita al dettaglio avrebbe consentito un guadagno impressionante.
Parliamo di più di 12 milioni di euro.
Non solo frutta esotica all’interno dei container giunti dal Sud America ma un giro di affari enorme, quantificato in più di 100 chili di cocaina. I militari della Guardia di Finanza hanno agito insieme all’Agenzia delle Dogane e monopoli di Catania.
Con l’aiuto delle unità cinofile, è stata notata una strana saldatura su uno dei container trasportati dalla motonave, dal profilo molto irregolare.
Così il carico è stato fermato per accertamenti e insieme ai Vigili del Fuoco dell’area portuale, si è proceduto a dissaldare il tetto con la fiamma ossidrica.
Impressionante quello che hanno scoperto le autorità, infatti, divisa in 96 panetti c’era della cocaina purissima.
Si tratta del sequestro di droga più importante e sostanzioso effettuato in questo porto dai finanzieri del distaccamento provinciale, che ogni giorno lottano per sventare questi illeciti.
Un traffico quello di droga che non conosce davvero crisi e quotidianamente la Finanza è al lavoro per ripulire i porti italiani, luoghi utilizzati per portare gli stupefacenti nel nostro Paese e smistarli poi nelle diverse piazze di spaccio. I container sequestrati in queste ore riportavano la scritta “Frutta Tropicale” ma in realtà il carico era molto più sostanzioso ed era destinato ad una banda organizzata della zona, per un giro d’affari enorme.
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