Una nave da guerra greca attraccata al porto di Napoli è stata messa in quarantena. Una militare 19enne è deceduta dopo essere stata ricoverata in ospedale, mentre altri due cadetti si trovano al Cotugno in condizioni molto gravi.
Attualmente non si sa ancora molto sulla vicenda. A quanto pare una soldatessa 19enne è deceduta all’Ospedale del Mare, mentre altri due 21enni sono ricoverati in gravi condizioni al Cotugno. L’imbarcazione da guerra è stata messa in quarantena nel porto della di Napoli.
La corazzata greca attraccata a Napoli si chiama Promitheus. Questa proveniva da Tunisi e viene utilizzata per addestrare i cadetti. Nelle prossime ore tutti i membri dell’equipaggio, composto da 250 persone, saranno sottoposti a tampone Covid19.
Intanto su decisione dell‘Usmaf, l’Ufficio di sanità marittima, area e di frontiera del ministero della Salute, la nave rimarrà in quarantena fino alla conclusione degli accertamenti.
Questo perché in un primo momento tutti e tre i pazienti ricoverati sono risultati negativi al tampone per il Covi19. Post mortem però, la 19enne è stata sottoposta ad un ulteriore tampone molecolare risultato invece positivo.
Attualmente non si hanno aggiornamenti o novità su ciò che realmente è accaduto sulla nave.
I nuovi contagi Covid19 che sono stati registrati in Italia durante le ultime 24 ore sono 23.438, con un tasso di positività pari al 15,2%. Leggermente in aumento rispetto alla giornata di ieri, che ha registrato un tasso pari al 14,6%.
Invece i casi ricoverati in terapia intensiva sono circa 234, con meno 5 pazienti rispetto alla giornata di ieri.
Durante questa settimana si è inoltre raggiunta la quota di un milione di morti per Covid19 in tutto il mondo, da gennaio 2022.
Tedros Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che abbiamo i mezzi materiali per combattere l’epidemia, ma che allo stesso tempo è necessario che i cittadini di tutto il mondo si vaccinino.
Attualmente ancora un terzo della popolazione mondiale non è vaccinato, di cui gran parte sono anziani dei paesi in via di sviluppo.
Inoltre è stata verificata l’efficacia del farmaco antivirale Paxlovid contro l’infezione da Omicron. In particolare riduce di circa l’80% il rischio di morte, mentre del 70% quello di ricovero. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista England Journal of Medicine invece il farmaco non ha alcun effetto sugli organismi più giovani.
In ogni caso la situazione Covid19 attualmente è tenuta sotto controllo, le istituzioni infatti stanno pianificando ora tutte le nuove misure per il rientro a scuola e negli uffici a settembre.
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