In Portogallo è stata scoperta un’enorme rete di abusi sessuali da parte di membri della chiesa. La questione è frutto di una grande inchiesta indipendente, condotta dal 1990 ad oggi. Numerose le vittime identificate.
Pedro Strecht, psichiatra infantile, durante la presentazione dell’inchiesta avvenuta a Lisbona ha affermato che attualmente i dati riportano circa 4mila vittime, ma si pesa che le persone coinvolte saino molte di più.
Un’inchiesta su abusi sessuali su minori da parte del clero in Portogallo ha rivelato circa 4.815 vittime. L’indagine, commissionata dalla stessa chiesa portoghese, è partita ad analizzare i fatti dal 1990 fino ad oggi.
Pedro Stretch, psicologo infantile che ha esposto il rapporto finale dell’inchiesta a Lisbona, ha spiegato che il numero minimo delle vittima è di 4.815 persone, ma sulla base delle indagini si pensa che in realtà i soggetti coinvolti siano molti di più.
“Le relazioni hanno rivelato gravi situazioni che persistevano da decenni e in alcuni casi raggiungevano proporzioni epidemiche”.
Ha affermato lo psicologo.
I casi di pedofilia all’interno della chiesa cattolica rappresentano un problema endemico, che caratterizza numerosi paesi. Purtroppo gli stessi membri del clero hanno insabbiato per troppi anni questi eventi.
Per questo motivo Papa Francesco nel 2019 ha promesso di attivarsi per sradicare questa enorme e terribile piaga. Infatti diverse indagini, come quella attuata in Portogallo, sono state avviate in diversi paesi tra cui Australia, Francia, Germania, Pesi Bassi e Irlanda.
Papa Francesco ha confermato che ad agosto visiterà Lisbona per incontrare alcune delle vittime.
Intanto i vescovi della chiesa portoghese si riuniranno a marzo per analizzare i rapporti dell’inchiesta e prendere eventualmente dei provvedimenti effettivi con l’intento di “liberare la chiesa da questo flagello”.
Tra le tante testimonianze attuate dalle vittime alla polizia portoghese, è saltata all’occhio quella di una suona di 43 anni che ha preferito rimanere nell’anonimato.
La donna ha raccontato di essere stata stuprata da un prete durante una confessione quando era una suora novizia di 17 anni.
La donna ha spiegato che è molto difficile parlare di questi argomenti in un paese cattolico come il Portogallo.
“L’ho tenuto segreto per molti anni, ma è diventato sempre più difficile affrontarlo da sola”.
Ha affermato la donna. Aggiungendo che ha provato anche a denunciare la cosa alle autorità ecclesiastiche, ma che è stata completamente ignorata. Infatti il vescovo incaricato non ha fatto altro che inviare la sua denuncia al Vaticano, che non ha mai risposto.
Infine la donna ha aggiunto di essere totalmente disgustata dalla chiesa e dai suoi insabbiamenti sugli abusi sessuali. Allo stesso tempo ritiene che l’inchiesta rappresenti un barlume di speranza per abbattere questo sistema corrotto e ripugnante, una sorta di piccolo punto di partenza.
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