La sanzione in oggetto è stata quantificata in 100 euro ed è proprio quella arrivata nella casella postale della Rsa, indirizzata alla 97enne.
Secondo quanto emerge dai dati diffusi dal Sole 24 Ore, sarebbero più di un milione le multe pronte ad essere notificate verso coloro che entro il 15 giugno non risultavano vaccinati con almeno due dosi all’età che va dai 50 anni in su.
Ad aver ricevuto questa comunicazione tramite raccomandata è stata proprio l’anziana ospite della struttura di Portogruaro, che subito ha avvisato i familiari della protagonista di questa vicenda, da anni costretta a letto.
Lo sconcerto del figlio della donna
Quando ha ricevuto la telefonata del personale della Rsa, il figlio è rimasto incredulo e poi molto arrabbiato quando ha appreso che si trattava di una sanzione.
“sicuramente a mia madre è stato somministrato ogni tipo di vaccino all’interno della casa di cura dove si trova. mi ricordo che ero stato contattato e avevo dato il consenso come ho fatto anche recentemente per i vaccini contro l’influenza. non riesco a capire questa sanzione sulla mancata vaccinazione”.
Così l’uomo ha espresso il suo sdegno ai media mentre ha raccontato questa vicenda che ha davvero dell’assurdo, dovuta forse a un errore di invio della certificazione che attestava che davvero la seconda vaccinazione era avvenuta.
Ad ogni modo, il figlio della donna ha contestato prima di tutto l’azione morale nell’effettuare una sanzione a una persona anziana e malata.
“è una cosa vergognosa che una multa arrivi a una persona che prende la pensione minima ed è affetta da demenza. come può mia madre e le persone come lei difendersi da queste multe?”.
L’uomo ha denunciato l’abbandono da parte delle istituzioni, che invece dovrebbero essere al servizio dei bisogni della comunità. Conclude poi con amarezza
“non viene indicato un modo per comunicare l’eventuale errore. l’unica cosa chiara è che se non si salda entro 10 giorni la multa aumenterà. non capisco questo atteggiamento, mia madre è invalida al 100%, non posso abbracciarla e spesso al telefono nemmeno mi riconosce”.
Il figlio della donna ha riferito ai giornalisti che si sente abbandonato e che lo Stato invece che aiutarlo si fa vivo solo in questi casi assurdi.