Portovesme, i quattro operai terminano la protesta e scendono dalla ciminiera

I 4 operai che dallo scorso 28 febbraio erano a 100 metri di altezza sulla ciminiera sull’impianto Kss della Portovesme srl a Portoscuso, in Sardegna, hanno deciso di terminare la protesa. Una decisione che non è da interpretare come segno di resa ma come atto di fiducia nei confronti del governo.

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I lavoratori dell’azienda leader nel commercio di materie prime e metalli, al termine della loro protesta, hanno fatto sapere che se non vedranno dei risvolti saranno nuovamente pronti a intervenire con nuove iniziative.

La fine della protesta degli operai di Portovesme

I 4 lavoratori di Portovesme, azienda leader nel commercio di materie prime e metalli, dallo scorso 28 febbraio si erano barricati sopra la ciminiera, a 100 metri di altezza, per protestare contro il caro energia. 

L’impianto si trova a Portoscuso, un comune a sud della Sardegna, nel territorio del Sulcis. Dopo 4 giorni, gli operai, finalmente hanno deciso di interrompere la loro protesta.

“Una decisione che viene presa non in segno di resa ma concedendo l’ennesimo atto di fiducia al governo che tuttavia non sarà illimitato”.

Queste le dichiarazioni rilasciate dai lavoratori una volta scesi dalla ciminiera, i quali hanno promesso di replicare con nuove iniziative se non dovessero vedere nuovi risvolti. Nel frattempo, è terminato il vertice al ministero con una road map in maniera tale da individuare una chiara soluzione per combattere il caro energia. 

Le conclusioni del vertice

Mentre i 4 operai interrompevano la loro protesta a Portovesme, a Roma, nel frattempo, si concludeva il vertice al ministero convocato dal governo e in videoconferenza con i rappresentanti dei lavoratori. Presenti anche il comune di Portoscuso e i rappresentanti di Confindustria.

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“Il governo ritiene fondamentale individuare una soluzione strutturale per il costo dell’energia della società Portovesme”.

Questo è quanto si legge nel verbale finale dell’incontro avvenuto oggi con l’azienda, la Regione e i player dell’energia. Durante la riunione si è parlato delle probabili soluzioni per Portovesme di cercare di attenuare i costi del caro energia, facendo pressione sul principio di insularità e sul riconoscimento del gap della Sardegna.

Al termine del vertice, i sindacati, hanno comunicato gli esiti della riunione tenutasi questa mattina al ministero, agli operai in assemblea davanti ai cancelli della ciminiera.

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