Postepay 2023 e tutte le novità: lo sapevate che non i possono fare le ricariche dal tabaccaio se manca questo? Facciamo attenzione.
Nuove regole per la PostePay 2023 che mette dei paletti per un utilizzo controllato e corretto di questo strumento. Un tipo di carta che hanno in tantissimi e che prevede un uso maggiore per i prossimi due anni. La lotta all’evasione fiscale, come sappiamo, resta uno dei principali obiettivi del Governo ma anche le regole d’uso della PostePay non devo passare in secondo piano. I tabaccai sono tenuti a ricaricarla ogni volta che lo si richiede, ma in questo caso non sarà possibile svolgere l’operazione.
La Postepay Evolution è lo strumento che Poste Italiane ha studiato per rispondere alle esigenze dei suoi clienti. Una evoluzione, come dice il nome stesso, della carta classica ricaricabile in quanto ricca di servizi innovativi.
Ovviamente, ci sono varie tipologie a disposizione come la base che non prevede un codice Iban o numeri identificativi per acquistare online. La versione Evolution invece è di livello superiore, per poter fare o ricevere dei bonifici ed è dotata di un Iban.
L’azienda Poste Italiane pensa sempre a come rendere i suoi strumenti competitivi sul mercato, per questo motivo ha dotato questa carta di App dedicata e collegata. Un vantaggio esclusivo per chi la utilizza, proprio perché si possono verificare tutti i movimenti che vengono effettuati oltre ad agevolare ogni tipo di mediazione bancaria. Non solo, si potrà anche vedere gli importi che sono a disposizione ed effettuare ogni tipo di lavoro/movimento autorizzato.
La Postepay è comunque una carta prepagata, per questo motivo può essere ricaricata in più modi. Prima di tutto, ci si può recare direttamente allo sportello ed effettuare la ricarica grazie al conto corrente abbinato.
Poi ci si può recare all’Ufficio Postale e richiedere una ricarica come da metodo classico, seppur con una attesa lunga, ma anche direttamente sul sito web Poste o tramite Applicazione dedicata.
Tuttavia, c’è anche la possibilità di recarsi direttamente dal tabaccaio abilitato per l’operazione e richiedere di poter effettuare una ricarica PostePay esattamente come avviene per il credito telefonico.
Il tabaccaio, per legge, potrà ricaricare da un euro sino a 997,99 euro anche tramite contanti. Il professionista potrebbe negare la transazione e il servizio, nel momento in cui il soggetto richiedente non avesse con se il codice fiscale e il documento di identità regolare che sia associato alla carta.
Nel momento in cui manca uno dei due documenti, il tabaccaio non potrà procedere con la ricarica richiesta. Non è tutto, il tabaccaio potrebbe negare la transazione anche quando la carta non viene presentata dal suo titolare con documenti associati come sopra evidenziato. Un esempio? Se il soggetto A manda la madre a fare una ricarica, seppur con il documento del titolare della carta, il tabaccaio potrebbe rifiutarsi in quanto non è una operazione corretta e valida.
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