Le chiese francescane hanno registrato un incremento di povertà in base all’aumento del 79% delle richieste di aiuti.
La povertà sale, soprattutto per quel che concerne le richieste inoltrate, da famiglie e persone sole, alle chiese francescane. Questo è quanto emerge dai dati forniti dall’analisi condotta sulle 18 strutture della rete “Operazione pane”: raddoppiati gli aiuti elargiti ai nuclei familiari, per una percentuale attestata al 79%.
L’aumento dei prezzi, gli affitti sempre più alti e il lavoro che scarseggia inducono le famiglie, ma anche le persone che vivono da sole, a chiedere aiuto a diversi soggetti che operano nel sociale, tra i quali ci sono le chiese francescane.
Secondo l’analisi condotta sulle 18 strutture che compongono l’Operazione Pane, che ha lo scopo di dare una mano a coloro che hanno difficoltà economiche e che, spesso, non riescono a mettere cibo sulla tavola, che le richieste di aiuto sono raddoppiate.
La percentuale che emerge è del 79%: in totale, dunque, hanno dato assistenza a 1.400 famiglie, nelle quali erano presenti più di 1.500 bambini.
Inoltre, è stato fornito supporto anche a 7 mila persone che vivono da sole. Un’emergenza sociale che si estende, dunque, non solo agli anziani, ma anche ai bambini e alle persone che vivono senza partner o prole.
La percentuale di poveri, che si rivolge alle chiese francescane, per avere aiuti di sussistenza, dunque è incrementata, notevolmente, dal 2021 in cui si registrava un dato del +8%, lievitato al +18% per quel che concerne il 2022.
Tale scenario si è venuto a creare, certamente, a causa della pandemia, nonché della crisi economica che si sta vivendo negli ultimi anni e che ha peggiorato le condizioni di vita di diverse famiglie italiane, le quali hanno affrontato il caro dei prezzi e la perdita del lavoro.
Dati che si allineano perfettamente a quelli comunicati dall’ultimo rapporto Istat Italia 2022, dai quali è emerso che 1,9 milioni di famiglie versano in condizioni di povertà assoluta e lo stesso accade alle persone sole che ammontano a 5,6 milioni.
Frate Giampaolo Cavalli, direttore dell’Antoniano, ha affermato, in tal senso, proprio a causa dell’incremento del costo della vita che si sono registrate nuove richieste di aiuto da parte della popolazione che richiede, in primis, “sostegno alimentare, ma anche un aiuto di tipo economico“, al fine di sostenere le spese di casa, quali affitto, bollette nonché l’acquisto di libri per i propri figli.
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