Dalla canzone sul piccione a Immigrazía, nuovo singolo di Giuseppe Povia contro gli immigrati, breve excursus sulla carriera del vincitore di Sanremo 2006 in versione complottista. Il cantante ha pubblicato su Facebook una canzone contro gli immigrati che ‘mentre fissi il lampadario, ti fregano il salario‘. Un brano che, per Povia, potrebbe piacere a Matteo Salvini (cui è dedicata) e che ha attirato le critiche social di mezzo web.
‘Mentre fissi il lampadario, ti fregano il salario. Ma non è mica colpa loro, c’è un disegno molto chiaro, il potere veterano con la scusa del razzismo vuole fare fuori l’italiano. L’italiano è cotto bene, sembra proprio un maccherone. Nel frattempo l’immigrato, mentre tu stai sulla sedia, piano piano lui si insedia‘. Parole di Immigrazía, la canzone di Povia contro i migranti.
Leggi: Povia vuole ‘svegliare i ritardati’: polemica per le frasi del cantante su Facebook
Immigrazìa, la canzone dedicata a Matteo Salvini
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Un brano, dedicato a Matteo Salvini e in cui il cantautore si scaglia contro i migranti, che non ha mancato di scatenare polemiche per il razzismo dell’autore.
Nella canzone, che il cantautore invita a diffondere sulle bacheche di antirazzisti, democratici e ‘gombagni‘ (scritto proprio così), Povia lancia l’allarme sul futuro dell’Italia invasa da immigrati.
Bufera su Povia per la canzone anti-immigrati
Inutile che il cantante inviti ad ascoltare bene le strofe di Immigrazía, già la frase della condivisione – ‘La sostituzione degli italiani è in atto. Usano immigrati a basso prezzo. Noi italiani scompariremo, storia già vista‘ – dice già tutto.
Tra chi sostiene Povia – e non sono pochi – c’è anche chi bacchetta il cantante per le sue prese di posizione razziste.
Povia: una seconda vita su Facebook
Da tempo ignorato dalla maggior parte del pubblico, Povia ha trovato una seconda vita su Facebook, dove è una delle star dell’universo complottista tra strali contro i vaccini, strali contro gli immigrati e strali contro il politicamente corretto. Il tutto usato – non è chiaro quanto strumentalmente – per promuovere il disco autoprodotto ‘Nuovo Contrordine Mondiale’.
Giuseppe Povia contro i vaccini: ‘TSO per bambini’
Ma non è la prima volta che Povia finisce nella bufera per le sue ‘produzioni’. Le sue sparate contro il Nuovo ordine mondiale, contro il signoraggio e altre amenità del genere (e anche del gender…) sono all’ordine del giorno, ma a far finire nei guai il cantautore sono soprattutto le sue prese di posizione sui vaccini.
Se in passato il cantante aveva spiegato di essere a favore dei vaccini ‘populisticamente, razzisticamente e generalmente‘, perché – spiegava – siamo invasi tutti i giorni da flussi migratori, più di recente Povia aveva sottolineato come l’obbligo dei vaccini è legge, ma anche le leggi razziali erano una legge e non per questo giusta. Un intervento che si concludeva con ‘La legge sull’obbligo dei vaccini vuol dire trattamento sanitario obbligatorio sui bambini‘.
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