Dal 1° gennaio 2016 ci saranno importanti cambiamenti per quanto riguarda il mondo dell’automobile in Italia. All’interno del disegno di legge 3098 c’è la riforma del ministro Marianna Madia sulla pubblica amministrazione, che prevede l’abolizione del vecchio PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e, di conseguenza, del certificato di proprietà. Del resto se c’è già la Motorizzazione e la carta di circolazione della vettura, quale necessità c’è di avere un secondo ente e un secondo documento per ogni automobile? È proprio questo il ragionamento che sta alla base delle nuove modifiche.
D’ora in poi, quindi, la carta di circolazione fungerà anche da certificato di proprietà, in modo da ridurre anche i costi per l’utente finale. Ovviamente è ancora del tutto impossibile quantificare questo risparmio e, dobbiamo precisare fin da subito, non pensiate di risparmiare cifre importanti. Diciamo così perchè non viene minimamente abolita l’IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione), la tassa che rende veramente salati i passaggi di proprietà.
Nascerà l’Agenzia per il trasporto stradale, con sede a Roma, per occuparsi della gestione di tutte le informazioni a riguardo della circolazione e della proprietà dei veicoli italiani. Vigilato dal Ministero delle Infrastrutture, si tratta di un ente autonomo dal punto di vista giuridico e patrimoniale. Dal 1° di luglio 2016 tutte le funzioni del PRA, che ad oggi era a gestione dell’ACI, verranno interamente trasferite alla nuova Agenzia.
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