La storia di oggi arriva da una scuola di Prato, dove un bambino col volto tumefatto ha confessato alla maestra dei genitori aggressivi.
La donna si era insospettita già da quando lo aveva visto arrivare a scuola in quelle condizioni e così ha insistito per farsi raccontare il tutto, in seguito sono scattate le indagini a carico dei genitori.
La vicenda di oggi ci porta a Prato ed è l’ennesima che riguarda dei bambini maltrattati. Stavolta a fare le spese di genitori violenti è stato un bambino di 8 anni che è arrivato a a scuola mercoledì mattina con il volto tumefatto.
La maestra si è subito accorta che c’era qualcosa che non andava e così gli ha chiesto che cosa fosse successo, ma il bambino era apparso molto impaurito e inizialmente non ha risposto.
La donna però si è fatta più insistente come se avesse intuito la triste realtà che poco dopo il bambino ha avuto il coraggio di riferire, ovvero dei genitori violenti che lo picchiavano per le solite marachelle che tutti quelli della sua età compiono. Invece che infliggergli una semplice punizione o sgridarlo, il minorenne veniva picchiato pesantemente e grazie alla maestra è partita l’indagine verso i genitori.
Il piccolo fra le lacrime e i singhiozzi ha avuto il coraggio di rivelare la verità alla sua insegnante e proprio grazie all’insistenza di lei è venuta a a galla questa vicenda terribile che segnerà per sempre la mente del piccolo di Prato.
Traumatizzato e fortemente scioccato è stato trasportato in ospedale, dove oltre all’evidente tumefazione in viso, il personale medico ha riscontrato lividi e graffi sparsi su tutto il corpo. Ferito e molto impaurito, è stato tranquillizzato dai sanitari e dopo le dovute cure è stato dimesso.
L’insegnante ha avvisato non solo il 118 ma anche i Carabinieri per denunciare le violenze dopo che l’alunno aveva terminato il suo racconto.
Della vicenda è stata informata la Procura minorile di Firenze e il procuratore Giuseppe Nicolosi ha attivato subito il codice rosso, ovvero il protocollo che si utilizza quando si indaga su vittime di violenza domestica.
Ad aggravare le accuse a carico del padre e della madre del ragazzo c’è il fatto che si tratti di un minore. Ora è stato allontanato dalla coppia e posto in una struttura protetta e sebbene il suo percorso per riprendersi dal trauma sarà tortuoso, finalmente ha accanto a lui persone che non lo aggrediranno ma lo aiuteranno a crescere e imparare in maniera sana.
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