Un malore ed una morte assurda per un ragazzo che era arrivato al Pronto Soccorso perché accusava un malore. Ma il suo non stare bene non è stato pienamente compreso dai medici, che lo hanno rimandato a casa.
Ma Jonathan è morto il giorno dopo esser stato dimesso. Cosa è successo? Non è stato curato bene?
Un dolore immenso quello di sua mamma che, attraverso i social, ha deciso di esprimere tutto il suo dolore per la morte ingiusta di suo figlio di soli 31 anni. Gaddo Jonathan Giusti, questo era il nome del ragazzo, si era recato in ospedale, a pronto soccorso, poiché sentiva che c’era qualcosa che non andava ed aveva avuto un malore.
Prontamente soccorso all’ospedale di Prato, dove si era recato, dopo esser stato visitato e curato, Jonathan è stato dimesso. Ma la sua situazione non era per niente migliorata e, dopo due giorni, il ragazzo è deceduto. Una diagnosi sbagliata? I medici del pronto soccorso non avevano capito cosa era successo? Un altro caso di malasanità? Ora sarà l’esito dell’autopsia, disposto dalla procura di Prato, a fare chiarezza sulle vere cause del decesso del giovane 31enne.
Probabilmente è stato stroncato da un infarto. Il dolore della madre del ragazzo è incontenibile e lo ha affidato ai social. Una semplice frase, diretta e concisa, che deve far riflettere ed aprire un’indagine su ciò che è accaduto, nel pronto soccorso dell’ospedale di Prato, quando Jonathan si è lì recato.
La mamma di Jonathan spiega che la diagnosi fatta al figlio è stata quella di una semplice congestione. Ma in realtà non era così, poiché il giovane, poi, è spirato a causa di un infarto. “Hanno lasciato morire mio figlio” – scrive e denuncia la donna sui social.
Il giovane si era recato in ospedale nella notte compresa fra il 3 e il 4 agosto a causa di un malore.
I medici l’hanno visitato, trattenuto qualche ora in osservazione e poi rimandato a casa. Ma a nulla erano servite quelle cure. Jonathan si è nuovamente sentito male dopo due giorni. I soccorsi, allertati al 118, si sono recati a casa sua, ma non hanno potuto fare altro che constatare che il ragazzo era già deceduto.
Un caso di malasanità che ha portato, non solo la Procura della città di Prato ad aprire un’inchiesta e disporre l’autopsia sul corpo del ragazzo, ma anche l’azienda sanitaria ad avviare accertamenti interni per capire cosa effettivamente sia successo quella notte e perché Jonathan, nonostante sia stato visitato e curato, sia poi deceduto 2 giorni dopo.
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