Un’escursione le è stata fatale e l’ha condotta alla morte. Maria Cristina aveva solo 26 anni, ma un destino fatale si è accanito contro di lei. Anche il recupero della sua salma è stato alquanto difficile.
Il buio, il terreno ripido e ghiacciato ha, anche, messo in difficoltà i soccorsi che sono stati costretti a recuperare il corpo della giovane qualche ora dopo l’incidente.
Una ragazza è precipitata sulle Alpi Feltrine, nella giornata di ieri. Questa è stata la chiamata di soccorso che è arrivata al personale del 118 nel pomeriggio di ieri, intorno alle ore 16. Maria Cristina faceva parte di un gruppo di ragazzi che era partito per un’escursione e che stava scendendo dalla Punta del Comedon verso Passo del Comedon.
Un gruppo di ragazzi formato due maschi e due femmine, tutti amici. Ad un certo punto, un grido ed un rumore di sassi che precipita di botto verso il basso. I tre ragazzi si sono immediatamente accorti che Maria Cristina non c’era più con loro.
Lei, 26 anni, li precedeva su quel tracciato roccioso. Hanno iniziato a chiamarla ma lei non rispondeva. Allarmati da ciò e temendo per la loro amica il peggio, hanno subito allertato i soccorsi. Ma per Maria Cristina non c’era più nulla da fare.
La notizia della sua morte ha sconvolto l’intera comunità di Feltre, in provincia di Belluno, da dove la ragazza proveniva. È stato proprio il sindaco della cittadina a dare l’annuncio della sua scomparsa: “Un lutto profondo per tutta la comunità feltrina” – sono state queste le prime parole del primo cittadino.
Un dolore, quello di tutta la famiglia della giovane e di tutti i suoi amici che non potrà esser lenito da parola alcuna, come ha descritto il sindaco che, non appena ha saputo della tragica notizia, si è subito messo in contatto con i soccorritori per cercare di capire cosa fosse successo.
Il corpo di Maria Cristina è stato individuato dopo la perlustrazione effettuata dal un elicottero di soccorso, a circa 2000 metri di quota. In salvo sono stati messi i tre ragazzi che erano in cordata con Maria Cristina mentre le operazioni di recupero del suo corpo sono state alquanto difficili.
Manovre sul terreno ripido e ghiacciato hanno costretto l’eliambulanza, ormai era anche scesa la notte, ad allontanarsi e a ritornare alle prime luci dell’alba per recuperare il corpo della 26enne.
Il dolore di una intera comunità che si riunisce attorno alla famiglia ed agli amici di Maria Cristina, in attesa che il corpo venga tratto in salvo e restituito alla sua famiglia per i funerali. Operazioni di recupero che, come dicevamo, si sono rese più difficili di quelle che ci si aspettava, causa proprio il terreno accidentato dove purtroppo la giovane è precipitata.
Non si conosce ancora la causa del fatale incidente ma si pensa ad una fatalità. I tre ragazzi che erano con lei, ad un certo punto, hanno sentito un urlo e qualcosa precipitare insieme ad un forte rumore di sassi. Hanno iniziato a chiamare Maria Cristina ma, da lì, nessuna risposta. Ed hanno capito che qualcosa di grave era successo.
Ora, dopo il recupero della salma, ci sarà la ricostruzione dell’accaduto, anche ascoltando le testimonianze degli amici che erano con lei su quel sentiero.
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