Prima un sibilo, poi un boato fortissimo seguito da un altro botto, questa volta meno forte. In pochi secondi quella che doveva essere una tranquilla domenica di ripartenza si è trasformata in vera e propria tragedia. La funivia del Mottarone è precipitata al suolo, portando con sé le speranze e i sogni delle quindici persone al suo interno.
Tredici persone sono morte sul colpo, tra cui un bimbo di due anni, mentre un altro di nove è invece morto all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dove è ricoverato in prognosi riservata l’unico superstite, un altro bambino di 5 anni.
Sull’incidente la procura di Verbania ha aperto un’inchiesta e il ministero delle Infrastrutture ha istituito una commissione ispettiva. “L’area è stata posta sotto sequestro, tutto dovrà essere oggetto di verifica” ha spiegato il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi, che al momento ipotizza i reati di omicidio plurimo colposo e lesioni colpose.
“Ai motivi pensiamo da domani, quello di adesso è il momento del dolore” sono state invece le parole della sindaca di Stresa, Marcella Severino, che ha poi continuato: “Quello che doveva essere un giorno di ripresa si è trasformato in un bruttissimo momento per la nostra comunità e per tutta l’Italia”.
L’incidente a poche decine di metri dall’arrivo
L’incidente è avvenuto a pochi metri dall’arrivo, in corrispondenza dell’ultimo pilone. Secondo una prima ricostruzione ad avere ceduto è stato il cavo di traino. “Gli altri sono intatti, ma è presto per dire quello che è accaduto dal punto di vista tecnico” ha affermato il tenente colonnello Giorgio Santacroce, comandante del Nucleo operativo dei carabinieri di Verbania. “Bisognerà capire perché non sono scattati i dispositivi di sicurezza, che dovrebbero tenere la cabina ancorata” ha continuato.
Dopo la chiusura, tra il 2014 e il 2016, quattro anni fa la funivia era stata sottoposta a una serie di importanti interventi di riqualificazione. Da allora la manutenzione era stata sempre effettuata, come assicura l’avvocato milanese della società che gestisce l’impianto, Pasquale Pantano: “I controlli, le verifiche, erano tutte a posto. Poi quel che è accaduto è tutto da verificare”.
“L’ultimo controllo magnetoscopico della fune è stato effettuato nel novembre del 2020 e gli esiti dello stesso non hanno fatto emergere alcuna criticità”, ha dichiarato Anton Seeber, presidente di Leitner, azienda di Vipiteno che si occupava della manutenzione dell’impianto. A confermarlo ora dovranno essere le indagini. “Dovremo incaricare dei tecnici per accertare le cause”, ha precisato precisa il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi, che nelle prossime ore dovrà anche valutare la sussistenza dell’ipotesi di reato di attentato alla sicurezza dei trasporti.
Incidente funivia, Mattarella: “Profondo dolore per le vittime”
“Il tragico incidente alla funivia Stresa-Mottarone suscita profondo dolore per le vittime e grande apprensione per quanti stanno lottando in queste ore per la vita” sono state le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una nota. “Esprimo alle famiglie colpite e alle comunità in lutto la partecipazione di tutta l’Italia. A questi sentimenti si affianca il richiamo al rigoroso rispetto di ogni norma di sicurezza per tutte le condizioni che riguardano i trasporti delle persone”.
“Ho appreso con profondo dolore la notizia del tragico incidente della funivia Stresa – Mottarone. Esprimo il cordoglio di tutto il Governo alle famiglie delle vittime, con un pensiero particolare rivolto ai bimbi rimasti gravemente feriti e ai loro familiari” ha affermato il presidente del consiglio Mario Draghi, che segue ogni aggiornamento in costante contatto con il ministro Enrico Giovannini, con la Protezione Civile e con le autorità locali.