Nella lista dei potenziali candidati al Premio Nobel per la pace, potrebbero esserci il presidente dell’Ucraina e l’attivista svedese.
Tra i papabili candidati che potrebbero portare a casa il Premio Nobel per la pace, ci sono Volodymyr Zelensky e Greta Thunberg, rispettivamente presidente dell’Ucraina, nazione in guerra con la Russia e attivista svedese che, da tempo, porta avanti scioperi, ogni venerdì, per porre l’attenzione sulla delicata questione climatica che avvolge il pianeta.
Il Premio Nobel per la pace potrebbe essere conferito a Volodymyr Zelensky o a Greta Thunberg. Entrambi, infatti, sono i possibili candidati che potrebbero ricevere questo importante riconoscimento.
Il primo ad averlo ottenuto è stato Svante Paabo, ricercatore svedese che ha eccelso nel campo della medicina. Il 7 ottobre, però, sarà annunciato il titolare del Premio Nobel per la Pace.
L’Accademia della Svezia potrebbe essere influenzata dal recente conflitto tra Russia e Ucraina e, pertanto, propendere per Zelensky per quel che concerne l’assegnazione del premio per la pace: tale azione, infatti, potrebbe fungere anche da estrema condanna alla guerra iniziata da Putin.
Secondo i bookmakers, infatti, il presidente dell’Ucraina sarebbe il favorito per tale premio, anche se i volontari che aiutano i civili nel corso della guerra e gli oppositori del Cremlino detengono una buona posizione in tal senso.
Tra questi, Alexey Navalny, che ha condannato la guerra in Ucraina dal carcere in cui è stato rinchiuso per motivazioni politiche.
Tra gli altri candidati che potrebbero portare a casa il premio Nobel per la pace, c’è anche Greta Thunberg, attivista svedese che, da anni, attraverso gli scioperi del movimento Fridays for Future, pone l’attenzione sulla crisi climatica globale che riguarda ogni nazione del globo e che, verso la quale, bisogna agire in maniera veloce e mirata al fine di non arrivare a un esaurimento delle risorse e a mutamenti che potrebbero risultare irreversibili.
C’è, anche Svetlana Tikhanovskaya, oppositrice bielorussa messa in esilio, che potrebbe ricevere tale premio, soprannominata la De Gaulle bielorussa, da quando ha guidato l’opposizione dopo l’arresto e la condanna del marito Sergei Tikhanovsky, il quale è stato condannato a 18 anni di carcere per aver “osato” candidarsi alle presidenziali contro Lukashenko.
I media, inoltre, hanno tirato in ballo anche Nisreen Elsaim, attivista per il clima del Sudan, nonché presidentessa del Sudadn Youth for Climate Change e membro del gruppo consultivo giovanile delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
In lista, inoltre, compare anche il nome di Chibeze Ezekie, ghanese, vincitore del Goldman, premio dedicato agli ecologisti, nonché quello di David Attenborough, 96 anni, naturalista e divulgatore scientifico. Tra i andiddati, anche Simon Kofe, ministro degli esteri di Tuvalu.
Ci sono anche organizzazioni in lista che potrebbero ottenere il premio Nobel per la pace: Transparency International, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), il Fondo Onu per l’infanzia, l’Unicef, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) o l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
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