Premio Pulitzer 2015, i vincitori. Il premio assegnato annualmente dal 1917 vede quest’anno trionfare il New York Times con tre riconoscimenti. Quest’anno il Pulitzer sembra aver dedicato grande attenzione ai temi sociali e alle grandi inchieste, se è vero che i reportage premiati vanno dalla copertura delle rivolte di Ferguson alla violenza sulle donne, non dimenticando i pezzi sui lobbisti che chiedono favori per i loro clienti, l’assicurazione sanitaria, la diffusione di Ebola. La sorpresa del premio è però il ‘piccolo’ Daily Breeze, giornale locale autore di un’inchiesta sulla corruzione in un distretto scolastico molto povero, che ha portato alle dimissioni del sovrintendente e a una modifica nella legge statale.
Premio Pulitzer 2015, i vincitori: il premio, lo ricordiamo, è gestito dalla Columbia university di New York per volontà dello stesso fondatore dei Pulitzer, l’editore Joseph Pulitzer ed è considerato la più alta onorificenza nel campo del giornalismo e della letteratura. Ma ecco tutti i vincitori del 2015, in campo giornalistico e culturale.
Pulitzer 2015, i vincitori nella categoria giornalismo
Pubblica utilità: La redazione del The Post and Courier di Charleston, in South Carolina, per la serie di articoli sulle violenze contro le donne.
Breaking news: La redazione del Seattle Times, che ha seguito la storia di una frana nella contea di Snohomish: 43 i morti, ma – come ha scoperto il giornale – il disastro si poteva evitare.
Inchieste: Due i vincitori: Eric Lipton del New York Times per un’inchiesta sui lobbysti, e la redazione del Wall Street Journal per gli articoli della serie Medicare unmasked sulle assicurazioni sanitarie.
Giornalismo divulgativo:Zachary R. Mider di Bloomberg News per un servizio sull’evasione fiscale delle grandi aziende.
Giornalismo locale: Rob Kuznia, Rebecca Kimitch e Frank Suraci del Daily Breeze di Torrance, California, per un’inchiesta sulla corruzione in un piccolo distretto scolastico.
Giornalismo nazionale. Carol D. Leonnig del Washington Post, per le sue inchieste sulle pecche del secret service, l’agenzia incaricata della sicurezza del presidente degli Stati Uniti e della sua famiglia.
Giornalismo internazionale: La redazione del New York Times per i suoi articoli sulla diffusione del virus ebola nell’Africa occidentale.
Feature writing: Diana Marcum del Los Angeles Times, per i suoi articoli sulla siccità nelle falde acquifere della Central Valley, in California.
Opinione. Un pezzo di Lisa Falkenberg sulle condanne di persone innocenti nel sistema giudiziario statunitense.
Critica: Mary McNamara del Los Angeles Times, una serie di articoli su come i cambiamenti culturali abbiano influenzato la televisione.
Editoriale: Kathleen Kingsbury del Boston Globe per i suoi ritratti dei lavoratori nei ristoranti di Boston.
Vignette: Adam Zyglis del Buffalo News.
Fotografia breaking news. La redazione del St. Louis Post-Disptach, per le foto sulle proteste in seguito all’uccisione di Michael Brown a Ferguson.
Fotografia: Daniel Berehulak, freelance, New York Times, per i suoi scatti sull’epidemia di ebola in Africa occidentale.
Pulitzer 2015: i vincitori per libri, musica e teatro
Narrativa: All the light we cannot see di Anthony Doerr (Scribner)
Teatro: Between riverside and crazy di Stephen Adly Guirgis
Storia: Encounters at the heart of the world: A history of the Mandan people di Elizabeth A. Fenn (Hill and Wang)
Biografia: The Pope and Mussolini: the secret history of Pius XI and the rise of Fascism in Europe di David I. Kertzer (Random House)
Poesia: Digest di Gregory Pardlo (Four Way Books)
Saggistica: The sixth extinction: An unnatural historydi Elizabeth Kolbert (Henry Holt)
Musica: Anthracite fields di Julia Wolfe (G. Schirmer, Inc.)
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